“Le Organizzazioni Sindacali non hanno alcuna dichiarazione da condividere con gli azionisti di Fimer”. Inizia così la risposta congiunta di Fiom, Fim e Uilm Arezzo, rifiutando di fatto un eventuale confronto proposto dalla stessa società. I sindacati ribadiscono di essere impegnati “da 2 anni nel tentativo di salvare l’Azienda che le scelte degli stessi Azionisti hanno portato in concordato e successivamente alla graduale distruzione rendendo impercorribile ogni possibile sviluppo (Certina – Attestor – Mattarelli – Oxy – Clementy…)”.
La risposta dei rappresentanti dei lavoratori è in riferimento a una prima presunta versione del comunicato stampa rilasciato da Fimer oggi pomeriggio prima delle 16, ricevuto dai sindacati però senza alcuna firma e non in carta intestata. Successivamente è stata diramata un’altra nota, riportante le sigle ufficiali dell’azienda. “Invitiamo gli azionisti e l’attuale CdA in autonomia, a rileggersi tutta la letteratura (verbali di ogni singola riunione e successive dichiarazioni e interviste della stessa Proprietà nelle televisioni o nel proprio sito) prodotta negli ultimi 2 anni nelle sedi istituzionali e non solo – proseguono Fiom, Fim e Uilm – Leggetele con attenzione prima di pubblicare nuove dichiarazioni, ammesso che la presente apparsa oggi, sia di vostra fonte perché vorremmo evidenziare che non ci sono nè firme nè carta intestata (nella prima ante ore 16:00)”.
“Dichiarazioni, che anche stavolta, hanno caratteristica comune – aggiungono i sindacati – contraddicono o smentiscono quanto detto in precedenza, utilizzando l’interlocutore inconsapevole di turno a supporto o conferma della momentanea teoria, e lasciandolo successivamente sbalordito di fronte al cambio di scenario e rappresentazione (talvolta sostituendo anche gli stessi attori riuscendo a cambiare più CdA che vendere inverter)”. Il riferimento preso ad esempio è la comunicazione dello scorso 5 maggio, una nota congiunta Fimer – Greybull McLaren dove si annuncia l’acquisizione dell’azienda da parte del gruppo inglese. “…il CdA ha accettato la proposta in considerazione del solido sostegno finanziario garantito da Greybull Capital… – alcuni passaggi estratti dai sindacati dal comunicato in questione – …sono lieto che Mc Laren Applied e Greybull si siano impegnate ad investire e acquisire Fimer. L’offerta presentata da Mc Laren Applied e Greybull, rafforzata attraverso la nomina di Sam Hancock a Chief Restructturing Officer, si inserisce perfettamente nell ambito dell impegno del Consiglio di Amministrazione a sostenere l’ azienda nel suo pieno recupero delle difficoltà finanziarie incontrate nel recente passato”.
“Noi OOSS non abbiamo bisogno di questo esercizio perché assieme ai lavoratori, alle loro famiglie alle istituzioni e alla comunità le abbiamo vissute sulla nostra pelle e nella loro tragica drammaticità – sottolineano Fiom, Fim e Uilm – Crediamo invece che agli Azionisti serva veramente un ripasso perché vorremmo credere che sia solo un problema di memoria e non un azione deliberata. Davvero vorremo che tutti i lettori e attenzionati alla vertenza potessero rileggere quanto è successo negli ultimi due anni per vedere se esiste una sola ragione o un dubbio per capire da che parte stare se non dalla nostra parte, quella dei lavoratori, che è opposta a quella degli azionisti”.
Alla luce di quanto evidenziato e “contrariamente al vostro entusiasmo di ieri”, i sindacalisti si rivolgono agli azionisti “oggi ragionevolmente dubbiosi” chiedendo “come mai siano serviti due mesi, una intensa trattativa giunta ad un passo dalla firma e svanita per parole vostre ‘…costretta a rinunciare alla procedura concorsuale in atto. Tale decisione è stata imposta a causa dell’ approccio dichiaratamente improntato al prendere o lasciare…’, per evitare di cadere in cattive mani. Dopo un anno di silenzio ed assenza oggi trovate la necessità di rivolgervi a noi e interessarsi assieme a noi al destino dell’ azienda? Ma se non vi fosse stato quell’approccio ci avreste comunque messo nelle loro mani senza preoccuparvi dell’atroce destino al quale ci avviavamo!”.
“Ricordiamo a chi vorrebbe oggi rappresentare Greybull Mc Laren come il famelico lupo cattivo pronto a divorare, che questo agnello sacrificale era già deceduto perché malnutrito dal pastore! Ricordiamo a chi oggi descrive il lupus in fabula che è stato il narratore della storia a presentarlo quale Salvatore. Non potendo convenire con voi continueremo cosi come da voi indicato a salvare senza cattiva compagnia il nostro sito produttivo – concludono Fim, Fiom e Uilm – Rimangono a noi graditi : i Lavoratori, le loro famiglie, Il Sindaco, La Regione, il MIMIT, la comunità e perfino Greybull”.
In chiusura i sindacati aggiungono che chiameranno “a rispondere nelle opportune sedi del loro operato, del tempo fattoci perdere per l’esclusiva concessa e delle dichiarazioni diffuse tramite media, tutti coloro – compresi gli azionisti – che hanno ostacolato o fatto sfuggire ogni possibile opportunità per i lavoratori ed il futuro delle loro famiglie, abusando della nostra pazienza e compromettendo la nostra salute mentale”.