Maggior chiarezza riguardo alcuni elementi chiave, tra cui la disponibilità finanziaria del fondo. Sarebbe questa la criticità sollevata da Fimer nel corso dell’incontro di stamattina fissato allo stabilimento di Terranuova Bracciolini. A riportarlo sono i sindacati di Cgil, Fim Cisl e Uilm che in una nota univoca sottolineano come nel corso della discussione siano state fornite “sufficienti garanzie” da parte dei rappresentanti del fondo.
Da parte di Greybull McLaren si registra una nuova conferma della “piena disponibilità e interesse verso il rilancio dell’ Azienda fino anche all’ acquisizione post omologa”, a cui si aggiungono però dei persistenti “atteggiamenti ostativi da parte del CDA probabilmente condizionato dagli azionisti”.
Un ritardo che, come riportato dai sindacati, ha attenzionato lo stesso Tribunale che ha convocato le Parti per domani, giovedì 01 giugno. “Come Organizzazioni Sindacali continueremo a vigilare l’ evoluzione della discussione sostenendo con le nostre iniziative lo sblocco di questo stallo perché l’unica condizione che permetterà il raggiungimento dell’ omologa passa appunto dall’immissione di capitali – dichiarano i rappresentanti di Cgil, Fim Cisl e Uilm – Oggettivamente non capiamo l’atteggiamento del CDA, che anche oggi si è smentita più volte, facendoci supporre che anziché concentrarsi alle sole priorità da adempiere, che ricordiamo essere la protezione dei Lavoratori, della continuità lavorativa, dei Creditori e dell’intera comunità coinvolta, continui a preservare l’interesse della Proprietà. La stessa proprietà che ha portato il Gruppo in concordato”.
“Pertanto anche domani saremo in sciopero presso il Tribunale di Arezzo dove si terrà incontro tra Fimer SpA, Greybull e Giudice Delegato per esercitare tutte le pressioni necessarie verso il CDA, in modo che si concluda positivamente questa lunga vertenza permettendo ad un soggetto imprenditoriale di intervenire, unica soluzione percorribile per garantire la continuità produttiva, mantenere i livelli occupazionali e ottemperare alla soddisfazione dei creditori dell’indotto e delle comunità coinvolte. Ci riserveremo nei prossimi giorni ulteriori forti iniziative quale occupazione dell’azienda per favorire l’ingresso dell’investitore e avviare una discussione costruttiva e proficua per la prospettiva” concludono i sindacati.