La volontà è quella di puntare fortemente sulla fabbrica di Terranuova, ci sono però ancora degli aspetti da curare sull’iniezione dei primi 10 milioni di euro per rilanciare a pieno ritmo la produzione del sito. È questo quanto emerge dall’incontro tenutosi questa mattina in Regione per lo stabilimento Fimer. A palazzo Strozzi Sacrati si sono riunite le istituzioni, con il consigliere per il lavoro e le crisi aziendali Valerio Fabiani e in collegamento da remoto il sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni, i sindacati, l’azienda rappresentata dall’ingegner Luca Bertazzini e i rappresentanti del gruppo Greybull McLaren: Marc Meyohas, fondatore del fondo Greybull; Sam Hancock, ex pilota di McLaren, Cro (ovvero Chief Restructuring Officer) che gestirà la riorganizzazione di Fimer; e Nick Fry, presidente McLaren Applied. I vertici inglesi hanno incontrato in sede ristretta anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Nel corso della seduta McLaren ha ribadito la sua volontà nel portare avanti il percorso avviato, spiegando di voler intraprendere una strategia industriale che punta al mantenimento dell’attuale produzione di inverter a cui si aggiunge quella più strettamente legata all’automotive con la realizzazione di inverter per i motori dei veicoli elettrici. Per quanto riguarda invece la parte finanziaria, per l’immissione dei 10 milioni previsti dall’offerta bisognerà ancora attendere un po’ (si pensa 2-3 settimane) in quanto proprietà e investitore stanno limando gli ultimi aspetti su tempi, modalità e destinazione della liquidità. Un punto dirimente che Valerio Fabiani e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uilm hanno assicurato seguiranno passaggio per passaggio settimanalmente con molta attenzione. Al momento quindi lo stabilimento Fimer conta ancora su le risorse immesse dalla linea di credito di General Finance.
L’obiettivo è quello di arrivare senza intoppi e con il versamento dei 50 milioni previsti all’omologa del concordato fissata a ottobre: solo a quel punto McLaren diventerà proprietaria dello stabilimento terranuovese. “Oggi oltre alla conferma dell’interesse dell’offerta di Greybull e Mclaren, abbiamo capito che quell’offerta coincide con una strategia di carattere industriale che prefigura, oltre al mantenimento delle attuali produzioni, lo sviluppo di nuove attività anche grazie all’incontro con il mondo dell’automotive – il commento a margine dell’incontro da parte di Valerio Fabiani – Siamo consapevoli che ancora è un frangente delicato e che ognuno deve fare la sua parte a cominciare dall’attuale proprietà; basta incertezze e ritardi, c’è un investitore e c’è un progetto: adesso spediti verso l’omologa, cioè il passaggio dovuto con i creditori, e il rilancio di Fimer”.
“Il gruppo è di assoluta autorevolezza sul piano internazionale, ho trovato personalità che trasmettono determinazione – le parole di Eugenio Giani – Come abbiamo sempre detto Fimer è un concentrato di competenze e di prospettiva verso la società green, con lo stabilimento di Terranuova Bracciolini abbiamo già impostato il futuro. Stamani ho percepito un interesse molto concreto, stiamo muovendo i primi passi per trovare le intese che possano portare al rilancio della Fimer”.
“Come sindacato abbiamo ribadito che vigileremo, ogni giovedì saremo in azienda per fare incontri di aggiornamento con il cda e con il Cro” ha spiegato Ilaria Paoletti, Fim Cisl. “Intanto settimana prossima, il 25 maggio, avremo un primo incontro di aggiornamento e chiederemo maggiori chiarimenti sulle tempistiche di questi 10 milioni che contavamo fossero nella disponibilità dell’azienda da qui a breve”. Dello stesso avviso Alessandro Tracchi, segretario di Cgil Arezzo che ha sottolineato che “rimarremo vigili e presseremo la proprietà affinché si definisca in maniera precisa tempi e modalità delle risorse di Greybull McLaren, che hanno ribadito l’intenzione di entrare prima con l’immissione e poi con l’acquisizione al momento dell’omologa del concordato”. I sindacati hanno ribadito inoltre che in questo percorso non accetteranno alcune ingerenze da parte della proprietà, chiedendo quindi che il Cro individuato da Greybull e McLaren – che ancora non ha un ruolo operativo – venga messo in condizione dalla proprietà e dal cda dell’azienda di svolgere il proprio ruolo.