Si era più volte intromesso nelle comunicazioni radio della Centrale Operativa della Compagnia dei Carabinieri di San Giovanni Valdarno, disturbando la normale attività lavorativa dei militari. Dopo una meticolosa attività d’indagine, i Carabinieri della Stazione di Montevarchi, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Levane, hanno proceduto a denunciare all’autorità giudiziaria un italiano, residente a Montevarchi.
Il 43enne, dopo che i militari hanno eseguito un decreto di perquisizione nella sua abitazione rinvenendo due apparati scanner che sono stati prelevati e sottoposti a sequestro, ha ammesso subito le proprie responsabilità, spiegando di aver commesso il gesto per scherzo e senza particolari motivazioni. È stato quindi segnalato alla Procura della Repubblica di Arezzo, dove dovrà rispondere della violazione di due articoli del codice penale che prevedono pene importanti (fino a cinque anni): installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni e cognizione ed impedimento illecito di comunicazioni.
Sebbene sia consentita la libera vendita di questo tipo di apparecchi, gli utilizzatori devono sempre essere consapevoli del fatto che non è consentito sintonizzarsi sulle frequenze delle forze dell’ordine, tantomeno disturbarne le comunicazioni.