“Delusi dalla mancanza di risposte da parte delle due aziende”. Commentano così i sindaci del Valdarno e il Comitato dei pendolari l’esito dell’incontro sulle criticità del trasporto ferroviario sulla linea Firenze-Arezzo tenutosi ieri pomeriggio a a Firenze alla presenza dell’assessore regionale Stefano Baccelli e i referenti di Trenitalia e Rfi.
Il confronto, che ha visto al tavolo i primi cittadini e i delegati delle amministrazioni di Figline e Incisa, San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Terranuova Bracciolini, Bucine, Cavriglia, Laterina Pergine Valdarno, Castelfranco Piandiscò, Reggello, Rignano sull’Arno, non ha fugato i dubbi e le problematiche sollevate dai pendolari, tanto che è stata lamentata la mancanza di un’analisi approfondita e specifica sui disagi della linea Firenze-Arezzo, oltre che di proposte concrete per la risoluzione dei problemi da parte delle aziende che gestiscono il servizio. Sia i Comuni che i pendolari hanno quindi ribadito nuovamente le medesime criticità già rilevate e presentate più volte in precedenza, tra cui: la conflittualità tra treni regionali e treni ad alta velocità che penalizza i primi in favore dei secondi, causando ritardi cronici e frequenti cancellazioni; l’inadeguatezza dei protocolli di comunicazione di tali criticità, con il personale RFI e Trenitalia spesso in difficoltà nel fornire informazioni adeguate ed esaurienti ai pendolari; infine, la necessità di cambiare le procedure di rilevazione degli indici di puntualità, facendo in modo che siano più adeguate alle fasce orarie di maggior affluenza e, quindi, di utilizzo da parte dei pendolari.
Inoltre, Comuni e pendolari hanno ribadito il rifiuto alla linea lenta, trovando in questo l’appoggio anche dell’assessore Baccelli, il quale ha aggiornato il tavolo per la fine di marzo. Per la prossima riunione, è stato chiesto ai referenti di Rfi e Trenitalia di presentare delle proposte stavolta concrete (in particolare, sulle azioni che hanno intenzione di mettere in campo per risolvere il problema della conflittualità tra i treni regionali e alta velocità) e un report più ampio, approfondito e quindi completo sulle criticità, sulle loro cause e sulla loro incidenza su ritardi e cancellazioni riguardanti la linea ferroviaria Firenze-Arezzo: una linea evidentemente satura che, a detta di tutti i sindaci valdarnesi, necessita di un potenziamento effettivo.
“Ancora oggi non sono arrivate le risposte che ci attendevamo da RFI e Trenitalia – commentano la sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai e i sindaci di Reggello e Rignano sull’Arno, Piero Giunti e Giacomo Certosi – Il servizio continua a registrare disagi significativi per tutti i nostri pendolari. Disagi inaccettabili che configurano di fatto un disservizio completo e quotidiano e una sistematicità nei ritardi che non permette più di considerare quello ferroviario come un servizio pubblico affidabile. Per questo abbiamo chiesto maggior chiarezza rispetto alle soluzioni che Trenitalia insieme a RFI vuole garantire per aumentare la puntualità dei treni e, soprattutto, per evitare che ci sia questa continua sottomissione dei treni regionali e dei pendolari all’alta velocità. Abbiamo chiesto quindi delle risposte più puntuali al prossimo tavolo, che a questo punto sono più che mai necessarie, perché ribadiamo che la situazione è ormai inaccettabile”.
“Un incontro lungo quello di ieri ma purtroppo interlocutorio e non risolutivo – le parole della presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno aretino Valentina Vadi –. I problemi rimangono sempre sul tavolo soprattutto per i nostri pendolari che da mesi stanno vivendo situazioni estenuanti di grande disagio: ritardi, cancellazioni e comunicazione carente o spesso errata che genera ancora più frustrazione e malcontento. Si sa quando si esce di casa ma non si sa quando si arriva al lavoro, a scuola o quando si riesce a tornare nella propria abitazione. Questa situazione è inaccettabile. Abbiamo chiesto a Regione Toscana, Trenitalia e RFI, come sindaci del Valdarno insieme anche al Comitato Pendolari, che venga ripristinato il servizio pubblico, che ci sia la garanzia di un servizio pubblico di trasporto ferroviario poiché per la linea Arezzo-Firenze, nelle condizioni attuali, non si può più parlare di servizio pubblico. Trenitalia e Rfi non sono stati in grado, ancora, di mettere in atto un progetto che offra una soluzione concreta ai problemi quotidiani di chi viaggia utilizzando il treno. È stata costituita una task force che dovrà monitorare il rapporto fra alta velocità e treni della linea lenta che spesso subiscono ritardi proprio per i cosiddetti ‘inchini’. Non possiamo più permettere che tutti quegli studenti e lavoratori, che compiono anche una scelta di sostenibilità ambientale utilizzando il treno e non la macchina, vivano quotidianamente tutti questi disagi. Dai report presentati da Trenitalia e da Rfi sono emersi, inoltre, anche numerosi guasti mensili al parco macchine e alla linea. Rfi ci ha riferito di 30 milioni di euro di investimenti per la manutenzione nel 2024 e ci auguriamo che questo possa portare un miglioramento anche da questo punto di vista. Abbiamo, inoltre ottenuto, che questa cabina di regia possa incontrarsi periodicamente per controllare che interventi e soluzioni proposti dai gestori siano effettivamente messi in atto. Il prossimo incontro si svolgerà, entro venti giorni”.