Nonostante la meritata pensione dopo anni di lavoro, hanno deciso di rimettersi in gioco indossando nuovamente il camice bianco e offrendosi come volontari per contribuire alla campagna vaccinale contro il Covid-19. Sono diverse le testimonianze dei medici che l’Asl Toscana Sud Est ha raccolto, tra queste anche quelle dei dottori Alberto Cuccuini, ex direttore del dipartimento emergenza urgenza dell’ospedale della Gruccia di Montevarchi e Anna Domenichelli, ex direttrice della Zona Distretto Valdarno.
“Diamo una mano alla società e al Servizio sanitario nazionale per accelerare i tempi della vaccinazione – ha dichiarato il dottor Cuccuini – Ho offerto la mia disponibilità a svolgere l’attività sia in Valdarno che ad Arezzo. Siamo in pensione e abbiamo i nostri impegni di famiglia ma quando siamo chiamati rispondiamo”.
“È un momento decisivo per la vaccinazione – le parole della dottoressa Domenichelli – Ognuno di noi, se ne ha la competenza, ha il dovere di mettersi a disposizione e prendersi responsabilità. Sono grata alla mia ex azienda che mi ha dato questa opportunità, perché restare a guardare, nella situazione di pensionati, non è nel nostro animo. Anche se in pensione siamo spinti a dare un aiuto, seppur minimale, ai colleghi ancora in attività. Il mio messaggio è innanzitutto per la comunità perché con fiducia venga a vaccinarsi per uscire, al più presto, da questa innaturale vita. Ai colleghi voglio dire grazie per aver messo a disposizione il proprio tempo e professionalità da veri volontari”.
Testimonianze di un gruppo che sta crescendo nell’intera Asl Tse: “La campagna vaccinale – commenta il direttore generale, Antonio D’Urso – ha bisogno di tutti. Oggi più di ieri e domani più di oggi grazie alla crescente disponibilità di dosi. Questi medici confermano i valori che sono alla base del nostro lavoro: essere dalla parte delle persone e fare di tutto per tutelare la loro salute. In questo senso il camice bianco non viene mai chiuso definitivamente nel cassetto. La nostra è una vera comunità professionale legata non solo dall’iscrizione ad un Ordine ma soprattutto dalla condivisione di valori etici”.
“Li ringraziamo – aggiunge la direttrice sanitaria Simona Dei – perché si sono messi volontariamente a disposizione in una fase particolarmente delicata come quella attuale. Le persone, giustamente, chiedono di essere vaccinate prima possibile per difendersi dal Covid. Si stanno risolvendo i problemi legati alle quantità di vaccini disponibili e avere il numero necessario di vaccinatori, è la seconda condizione essenziale. Grazie, quindi, a tutti i medici pensionati disponibili: la campagna riuscirà anche grazie a loro”.