Il Valdarno registra la sua seconda vittima a causa del coronavirus. Dopo il decesso registrato a Reggello, se n’è andata Patrizia Bernacchioni, l’insegnante di 64 anni ricoverata all’Ospedale di Prato a seguito della sua positività al virus. Residente nel comune di Figline e Incisa, la donna era molto conosciuta sia per il suo lavoro – insegnava alla scuola Leonardo da Vinci di Montevarchi – sia per il suo impegno nel sociale e nel mondo del volontariato.
Profondo il cordoglio su tutto il territorio valdarnese, con i sindaci delle amministrazioni di Cavriglia, San Giovanni e Figline e Incisa Valdarno che hanno voluto ricordare la donna con un messaggio. “È la prima vittima, e ci auguriamo l’ultima, in Valdarno (aretino, ndr), mietuta da questa nuova bestia. Da questo nuovo nemico invisibile” ha commentato il sindaco di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, che ha espresso un pensiero di vicinanza per la famiglia della donna. “Stiamo vivendo un dramma. Stiamo combattendo una guerra atroce. Siamo tutti in trincea contro il virus corona in primis, ma anche contro il virus dell’ignoranza, un altro morbo terribile che rischia di fare da trampolino di lancio al primo.
Perché chi a causa della propria ignoranza trasgredisce le misure di contenimento del contagio e assume comportamenti scellerati, rischia di contagiare non solo se stesso ed i suoi cari, ma anche tutti gli altri”. Una guerra, riprende il sindaco, dove “occorre rispetto. Tanto rispetto. Solo rispetto e tanto, tanto, tanto silenzio. Per chi se ne va e per i loro cari. Addio Patrizia, che la tua scomparsa non sia vana. Che la gente capisca che il valore più alto e più grande di tutti, è solo e soltanto quello della tutela della vita”.
“L’Amministrazione Comunale si stringe intorno alle famiglie Bernacchioni, Gioli e Pellegrini per la perdita della cara Patrizia, che, se pure non residente nel nostro Comune, era sangiovannese per nascita e profondamente legata al nostro territorio – ha reso noto il municipio di San Giovanni Valdarno – Patrizia è stata molto attiva nella nostra comunità, ha svolto per tanti anni attività di volontario nel Calcit Valdarno, ed ha fatto parte di diverse associazioni cittadine. A Patrizia vanno la nostra gratitudine e la nostra stima, nella speranza che il suo impegno possa essere un esempio per tutti”.
Condoglianze anche dal sindaco di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, che si è espressa così in ricordo della sua concittadina: “Questa settimana, forse la più dura di questa emergenza, si è aperta con la notizia dolorosa della morte per Corona virus di una nostra concittadina, la signora di 64 anni, residente a Figline e Incisa, che era ricoverata già dalla scorsa settimana all’ospedale di Prato. Come ho avuto modo di rappresentare alla sua famiglia, in questo momento così terribile voglio esprimere a tutti loro la vicinanza della nostra comunità, un abbraccio ideale che non può alleviare questa triste perdita, ma può farci sentire tutti un po’ più vicini. Ogni parola in più è superflua, se non la raccomandazione di attenersi scrupolosamente a quelle che sono le indicazioni che stiamo fornendo ormai da settimane: state in casa e muovetevi solo per lavoro o strette necessità”.