Sono quattro le persone denunciate dalle forze dell’Ordine a seguito di un controllo su un cantiere a Montevarchi. I carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno, insieme ai colleghi del Nucleo dell’Ispettorato sul Lavoro e ai carabinieri forestali, hanno rilevato diverse violazioni di normative ambientali che di sicurezza sul lavoro.
Il controllo, dopo l’intervento di alcuni giorni fa effettuato a Cavriglia, ha riguardato un vasto cantiere allestito nel centro della città montevarchina: una volta entrati, i militari dell’Arma si sono trovati di fronte ad una situazione non in regola con lavoratori assunti in neri, impianti elettrici non adeguatamente protetti, aperture del solaio prospicienti il vuoto non protette e una inadeguata – se non del tutto assente – formazione dei lavoratori in materia di salute e di sicurezza sul posto di lavoro. Uno scenario di irregolarità definito “doppio” dalle stesse forze dell’Ordine, in quanto le imprese edili attive sul cantiere erano due.
Oltre a questo, i carabinieri hanno riscontrato anche gravi violazioni al Testo Unico Ambientale, tanto che i rappresentanti dell’impresa sono stati deferiti anche per le modalità illecite nel trattamento dei rifiuti di cantiere e, in particolare, per aver depositato in modo incontrollato rifiuti speciali non pericolosi oltre i limiti previsti del deposito temporaneo in area di cantiere. Il deposito temporaneo, infatti, sempre in chiave di tutela ambientale, è consentito dalla legge, ma a condizione che riguardi minimi quantitativi di rifiuti, che non superino i 30 metri cubi, correttamente stoccati e separati.
In questo caso, invece, gli uomini dell’Arma si sono trovati di fronte ad un deposito di oltre 45 metri cubi, rifiuti fortunatamente non pericolosi, oltretutto con miscelazione delle tipologie di rifiuto quali detriti, calcinacci, misti con plastica, ferro e metalli vari. Inevitabilmente è scattato anche il sequestro dell’area di cantiere, per la quale nei prossimi giorni i soggetti deferiti riceveranno prescrizioni finalizzate alla bonifica. Ai quattro soggetti, oltre alla denuncia penale alla Procura della Repubblica di Arezzo, sono altresì state elevate sanzioni per circa 23mila euro e all’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale delle due ditte edili.