Sono terminati gli incontri tra il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e i nove sindaci della vallata per tracciare la strategia anti-alluvione del 2023. Una campagna che l’ente promuove ogni anno per raccogliere segnalazioni, proposte e preoccupazioni provenienti dal territorio, accogliendo anche le segnalazioni dei cittadini, in modo da mettere a fuoco le principali criticità e individuare le soluzioni più adeguate.
Sono 260 i chilometri di reticolo di gestione inseriti nel piano delle attività proposto per il 2023, compreso l’Arno che da solo misura 33 km. La vallata è attraversata da un insieme di tratti diversi per caratteristiche, pendenze, ambientazioni, ma tutti delicati e fragili soprattutto di fronte all’assalto di eventi meteorologici sempre più violenti e concentrati. Al termine del “tour virtuale” della vallata, la presidente Serena Stefani, presente a tutti gli incontri insieme al direttore generale Francesco Lisi, al caposettore della difesa idrogeologica ingegner Serena Ciofini e al referente dell’Unità Idrografica Omogenea Giulia Pierozzi, fa il punto della situazione.
“Questa iniziativa che ripetiamo ogni anno si è rivelata ancora una volta preziosa per mettere a punto un piano delle attività adeguato alle necessità idrauliche di ogni area. Ringrazio sindaci e assessori che hanno partecipato attivamente agli incontri organizzati dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno dando seguito a una ormai consolidata e positiva esperienza che ci consente di mettere a fuoco tempestivamente criticità e soluzioni”. Molte le novità introdotte a seguito degli incontri con il territorio. “Le lavorazioni oltre ad interessare i tratti che scattano in automatico, applicando le linee guida fornite dalla Regione Toscana con apposita delibera – commenta il direttore Lisi -, si estenderanno quest’anno verso monte, dove la corretta regolazione delle acque è fondamentale anche per mettere in sicurezza il fondovalle”.
“Oltre ai tratti di routine, sono stati programmati interventi su tratti oggetto di segnalazione da parte di amministratori e cittadini. Su alcuni di questi, le lavorazioni saranno avviate all’inizio del 2023, prima del divieto di taglio a tutela della fauna nidificante”, ha commentato l’ingegner Serena Ciofini, caposettore difesa idrogeologica. Nel corso degli incontri è stato fatto anche il punto sulla esecuzione del Piano delle Attività 2022, che, in tutte le aree, è ormai prossimo alla conclusione. Restano esclusi alcuni segmenti dove, per ragioni tecnico operative, il taglio della vegetazione è stato temporaneamente sospeso.
“I corsi d’acqua valdarnesi sono invasi in modo significativo dal Poligono del Giappone, una pianta infestante molto pericolosa anche per la sicurezza idraulica, poiché riesce a costruire in poco tempo fitti muri verdi, a distruggere l’ecosistema locale e a rendere molto più fragili gli argini. Per contenerne la diffusione, dobbiamo attendere la fine del suo ciclo vegetativo e adottare molte precauzioni, tra cui l’abbruciamento sul posto, per evitare che si propaghi e si diffonda ulteriormente”.