Si gettano le basi per la comunità energetica anche a San Giovanni Valdarno. Lo scorso 7 marzo in sede di consiglio comunale è stato approvato all’unanimità un atto che impegna la giunta del sindaco Vadi nell’intraprendere un percorso che porti alla creazione di una o più comunità energetiche.
L’ambito dello studio elaborato anche con l’ascolto di autorevoli consulenti esterni, si è orientato verso una declinazione “sociale” della CER, scartando forme con impostazione puramente finanziaria e speculativa. Il comune dovrà farsi promotore dell’autosufficienza energetica e del risparmio economico, a favore delle imprese, delle famiglie e delle categorie di cittadini più deboli.
“Queste comunità rappresentano un’opportunità per investire nello sviluppo economico, sociale ed ambientale del territorio, ma per farlo è necessario un quadro normativo definito – spiega in una nota Massimo Tanzi, presidente della Quarta Commissione permanente del consiglio comunale sangiovannese – Attualmente, tuttavia, le comunità energetiche stentano a diffondersi come dovrebbero a causa di ritardi burocratici, mancanza di incentivi e lentezza nell’emanazione delle regole attuative”.
Il Comune provvederà a censire spazi di proprietà pubblica dove valutare la potenziale installazione di impianti di produzione da mettere in comunità con privati produttori (prosumer) o consumatori (consumer) e anche con i comuni limitrofi. “Fondamentale sarà promuovere l’entrata in comunità delle fasce più deboli della popolazione che riceveranno in cambio i benefici previsti dalla normativa – prosegue Tanzi – Si considera che una famiglia sia in povertà energetica quando deve spendere più del 10% del suo reddito per pagare le bollette dell’energia o quando deve rinunciare all’uso dell’energia per soddisfare altre necessità di base come il cibo e l’alloggio”.
“L’uso delle fonti rinnovabili consentirà la diminuzione di emissioni di gas ad effetto serra, come conseguenza della diminuzione di combustibili fossili ed avrà pure un effetto calmierante sul mercato dell’energia perché si sgancerà il costo di produzione dalla volatilità dei prezzi delle commodity petrolifere e dalle frequenti speculazioni. Il Comune sarà un attore principale nella costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, promuovendo questo modello di produzione di energia e comunicando le opportunità a disposizione dei cittadini e delle imprese”.