Morte dovuta a botulismo. È questa la spiegazione che l’Ufficio Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare del Valdarno ha dato riguardo il decesso di alcuni germani reali e una nutria recuperati lungo il torrente Dogana negli scorsi giorni.
A darne notizia è la sindaca di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, che ha reso noto l’esito degli accertamenti diagnostici compiuti sulle complessive 12 carcasse (11 integre dei germani e una della nutria) rinvenute lo scorso 22 agosto nel corso d’acqua. “Le analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana hanno accertato che la causa della morte di questi animali è dovuta al botulismo, ovvero alla presenza nei loro fegati di geni tossina botulinica C e D, mentre sono risultate negative per virus dell’influenza aviare e per altri agenti batteri patogeni” spiega la prima cittadina.
“Il botulismo aviare secondo il referto Asl è considerato tra le principali cause di mortalità negli uccelli selvatici – prosegue Chiassai Martini – e può verificarsi in presenza di particolari condizioni ambientali tali da determinare la germinazione delle spore: zone umide con fondi limacciosi in cui la temperatura dell’acqua risulta elevata e con scarso o nessun ricambio di ossigeno, intense fioriture algali con situazioni che favoriscono fenomeni anaerobici”.
“Gli animali, in particolare gli uccelli selvatici, possono contrarre il botulismo cibandosi di altri animali infetti e consumando larve di insetti che si sono sviluppate su carcasse in decomposizione, quindi è necessario continuare a rimuovere celermente gli animali morti sul torrente per diminuire l’ulteriore rischio di intossicazione e di diffusione. Non c’è pertanto alcun pericolo di infezione per quanto riguarda i nostri animali da compagnia se portati a passeggio lungo il torrente o corsi d’acqua”.
Questa condizione quindi, mai avvenuta in precedenza, è riconducibile alle conseguenze delle alte temperature di questo periodo e al mancato ricambio di acqua. Sempre secondo la Asl “l’abbassamento delle temperature e le piogge possono aiutare nella riduzione/scomparsa del fenomeno”.