È in dirittura d’arrivo la prima parte dei lavori di riqualificazione delle ex scuole Lambruschini. Questa mattina si è tenuto un sopralluogo nell’area del cantiere da parte di tecnici, addetti ai lavori e della sindaca di Figline e Incisa Giulia Mugnai, che hanno fatto il punto sull’andamento degli interventi.
All’interno stiamo facendo dei consolidamenti sulla vecchia struttura delle Lambruschini, ovvero sulle murature originali, con la realizzazione di micropali interni che hanno generato una lavorazione molto invasiva all’interno dell’edificio. Su questi vengono costruiti delle strutture in acciaio che fanno sì che la struttura si adegui all’attuale struttura antisismica, teniamo conto che il progetto delle Lambruschini nasce facendo riferimento a quelle che erano le misure allora vigenti tra il 2009 e il 2009. Abbiamo dovuto fare così, oggi, dei consolidamenti strutturali per rispettare la nuova normativa – spiega l’architetto Pier Matteo Fagnoni, direttore dei lavori – Contemporaneamente stiamo sistemando l’esterno, dobbiamo finire i rivestimenti in pietra santafiora delle facciate e allo stesso tempo abbiamo ordinato gli infissi nuovi che verranno installati sulle 190 finestre non appena i lavori sulle facciate esterne saranno ultimati. Dentro, una volta finito il consolidamento strutturale, inizieremo a fare i massetti e la lavorazione sugli impianti che devono essere fatti completamente nuovi”.
La vicenda delle Lambruschini ormai si trascina avanti da anni. Dobbiamo tornare indietro al 2006, quando il Comune di Figline Valdarno ricevette grazie alla partecipazione ad un bando 2 milioni e 700mila euro per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione delle vecchie scuole. I lavori iniziarono nel 2008, ma poi si aprì un lungo iter giudiziario che solamente nel 2015 si è chiuso con l’assoluzione dell’ex sindaco Riccardo Nocentini e di tutti gli amministratori di quel periodo. Il dissequestro del cantiere arriva nel 2016 e il neo Comune di Figline e Incisa Valdarno rientra così in possesso dell’immobile, facendo ripartire i lavori di messa in sicurezza e di riprogettazione della riqualificazione che dovrebbero essere completati entro la fine del 2024. L’investimento complessivo sulle Lambruschini è di circa 6 milioni, di cui 1,5 provenienti da risorse del Pnrr. Oltre alla sistemazione dell’immobile è prevista anche quella dei giardini Morelli, ovvero il parco cittadino attorno alle ex scuole.
“Questa è stata una vera e propria epopea – commenta la sindaca di Figline e Incisa, Giulia Mugnai – siamo partiti da un cantiere sequestrato e da un’opera che era ferma da oltre otto anni, dunque una struttura che si era ammalorata e completamente da adeguare da un punto di vista sismico e statico secondo le nuove normative. Nel tempo siamo riusciti a riprendere in mano il cantiere, a riprogettare l’opera e arrivare a vedere ripartire i lavori nell’autunno scorso. È stato un lavoro molto importante, ma siamo veramente nella sua fase finale. Un lavoro importante, ma ne è valsa la pena in quanto questo immobile potrà tornare alla città, portare un elemento di rigenerazione e rinnovamento rispetto alla fase di degrado, purtroppo, attraversata dal cantiere in passato. Potrà essere il nuovo luogo della cultura cittadina: arriverà qui la nuova biblioteca, sale polivalenti che renderanno questo luogo vivo durante tutto l’anno. Verrà trasferito qui l’archivio post unitario, con ambienti a disposizione anche delle associazioni. Un grande spazio che si integra anche con il parco circostante, uno dei polmoni verdi della città, che verrà ripensato per rispondere al meglio alle esigenze dell’edificio quindi il cuore di Figline torna a battere in questo luogo”.