Dopo tanta attesa si è riunito questa mattina al Ministero dello Sviluppo Economico il tavolo di monitoraggio sulla vertenza Bekaert. Un incontro durato più di due ore, a cui hanno preso parte i rappresentanti delle sigle sindacali di Fiom, Fim e Uilm, l’assessore regionale per il lavoro Gianfranco Simoncini, il sindaco di Figline e Incisa Giulia Mugnai, il vice capo di gabinetto del Mise Giorgio Sorial e i rappresentanti dell’azienda belga e dell’advisor Sernet.
Nel corso della riunione è stato delineato in maniera più precisa il percorso di reindustrializzazione dello stabilimento figlinese per cui, come già anticipato nei giorni scorsi dal nostro giornale, è stato confermato l’interesse di almeno cinque aziende. Intanto in questa settimana, come reso noto dal consigliere regionale per il lavoro, sono iniziati i colloqui individuali con tutti i lavoratori della ex Bekaert per informarli sulle misure previste dal Piano di politiche attive del lavoro messo a punto dalla Regione Toscana nel quadro dell’accordo del novembre 2018 per il recupero occupazionale della fabbrica.
Attualmente sono 245 i dipendenti in cassa integrazione e, come comunicato da Simoncini, i colloqui si concluderanno entro la prima quindicina di maggio e al termine verrà firmato con ogni lavoratore un patto che prevede l’attivazione di percorsi individuali e personalizzati di formazione e aggiornamento. Già in precedenza, il 20 marzo scorso, si era tenuto un incontro generale con tutti i lavoratori per illustrare le misure del Piano predisposto insieme all’Unità di crisi della Regione e ad Arti, l’Agenzia regionale per l’impiego. Previste sia misure rivolte ai lavoratori (corsi di formazione, anche a distanza, verifica e aggiornamento di competenze), che alle imprese (incentivi per le assunzioni, sostegno agli investimenti).
“L’advisor e l’azienda hanno illustrato il piano e l’interessamento di alcune aziende, a tutt’oggi però – commenta Mugnai – la clausola di riservatezza non ha permesso di sapere quali sono i soggetti. Informazioni più dettagliate arriveranno nelle prossime settimane. Tuttavia è necessario ribadire che auspichiamo una totale reindustrializzazione per tutto il sito produttivo. Chiediamo che ogni singolo lavoratore sia messo in garanzia e che sia possibile mantenere il livello occupazionale di quello stabilimento. Anche per questo come Comune ci siamo attivati per realizzare una scheda norma dal punto di vista edilizio e urbanistico che permetta flessibilità nel riuso dello stabilimento”.