“Organizziamo a novembre un presidio davanti alla Bekaert”. È questa la proposta che arriva dal Circolo del Valdarno fiorentino del Partito della Rifondazione Comunista per tornare ad accendere i riflettori e l’attenzione sulla vicenda dello stabilimento di Figline.
Il circolo si rivolge a tutte le forze politiche e sindacali “della sinistra valdarnese per rilanciare un nuovo percorso di mobilitazione contro questo scempio, a partire da una iniziativa unitaria davanti alla fabbrica ex Bekaert, da organizzare a novembre. Non siamo disponibili a rassegnarci all’arroganza delle multinazionali che speculano su persone e territori. Ci sono opzioni e soluzioni che non sono state sufficientemente sostenute, come la costituzione di una cooperativa di operai, altre non ancora vagliate, come la nazionalizzazione dell’azienda. Ci sono mercati e produzioni diverse che possono essere studiate e avviate. Dobbiamo agire adesso, prima che istituzioni e padroni si accordino per un nuovo supermercato o peggio per una nuova speculazione edilizia residenziale”.
Il Circolo PRC Valdarno torna quindi a ribadire quali siano gli obiettivi principali da perseguire, cioè “il mantenimento dell’area a destinazione industriale, il celere avvio dell’attività produttiva e la piena occupazione per i lavoratori licenziati. Pirelli prima e poi Bekaert si sono riempiti le tasche anche grazie a sostegni e agevolazioni delle istituzioni, per poi fuggire con il malloppo – conclude la nota – la fabbrica non gli appartiene, appartiene ai lavoratori e ai cittadini”.