“Impossibile veder licenziare i lavoratori Bekaert senza provare ad accelerare con l’azione istituzionale: la multinazionale belga si dimostra ancora una volta spregiudicata, ma non possiamo accettare in silenzio questa nuova ferita inferta ai livelli occupazionali e produttivi del Valdarno. Per questo, mentre alla Camera abbiamo già in iter l’interrogazione per sollecitare il Governo, in Regione non attendiamo i tempi di risposta all’atto affine ma rilanciamo con una mozione da portare già nella prossima seduta consiliare”. Intervengono così, a poche ore di distanza dall’annuncio della procedura di licenziamento collettivo, l’onorevole Stefano Mugnai – vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera e coordinatore regionale degli azzurri toscani – e il Capogruppo regionale Maurizio Marchetti.
“Con la nostra battaglia in difesa del tessuto occupazionale del Valdarno nell’ambito della vertenza Bekaert – richiamano i due vertici azzurri – avevamo ottenuto tempo. Tempo per ragionare con l’azienda, tempo per far operare l’advisor, tempo per salvare quel che si poteva. Il tutto dinanzi a una parte datoriale che ancora una volta procede per proprio conto, disattendendo anche gli impegni assunti rispetto agli incontri futuri. Manifestazioni di interesse erano emerse, secondo il verbale del tavolo al Ministero per lo sviluppo economico della scorsa estate: vanno esperite tutte le strade possibili per centrare il risultato di non mandare a casa ulteriori 224 lavoratori. Dietro questo numero ci sono le persone con le loro famiglie, nuclei che fanno parte di un tessuto sociale e di una comunità per la quale una simile mazzata sarebbe difficilmente sostenibile. Bisogna tentare il tutto per tutto”.
“La situazione precipita – incalzano Mugnai e Marchetti – e vanno serrati i tempi visto che già martedì l’azienda annuncia di voler avviare le procedure di licenziamento collettivo. Da un colpo del genere il Valdarno rischia di non rialzarsi. Sono 224 lavoratori, ma dietro a questo numero ci sono le famiglie e dietro le famiglie l’intera comunità. Sono l’incarnazione del territorio, vanno tutelati subito e in ogni modo possibile tentando ogni strada fino all’ultimo minuto”.
Sulla vicenda interviene anche il Partito Democratico di Figline e Incisa Valdarno che chiede uno sforzo condiviso e unito da parte di tutte le istituzioni per fronteggiare la situazione. “Nuovamente nel Valdarno risuona la parola “licenziamento” – commenta il Pd – nuovamente, dopo quel giugno dello scorso anno, siamo ancora qui a commentare una spiacevole notizia, quella dell’attivazione della procedura di licenziamento collettivo, e quindi la mobilità, dei lavoratori e delle lavoratrici della Bekeart. Ad un anno esatto dai primi accordi al tavolo delle trattative fra sindacati e azienda viene delineato, dalla multinazionale belga, un chiaro ed unico intento quello di uscire dall’Italia con lo scadere dell’anno”.
“Ci troviamo davanti a pochi giorni dall’incontro al ministero ad una nuova situazione da gestire, una situazione che fa scendere tutti di un altro gradino verso posizioni definitive ed irreparabili. Non dobbiamo pensare ad una sconfitta per quanto fatto fino ad ora, non dobbiamo farci prendere dallo sgomento, dobbiamo nuovamente pensare alla strategia che porti ad avere risposte per i 210 lavoratori rimasti e per le loro famiglie. Chiediamo ed auspichiamo che le istituzioni tutte lavorino per delle concrete possibilità di lavoro, di sviluppo e di soluzione a questa dolorosa vertenza. Solo tutti insieme risaliremo questa scala” conclude la nota.