Non ha lasciato senza risposta il Presidente della Repubblica Sergio Mattarei soci fondatori della cooperativa Steelcop Valdarno. Nelle scorse settimane il gruppo di ex lavoratori Bekaert aveva inviato una lettera al Capo dello Stato per porre alla sua attenzione la vicenda dello stabilimento Figlinese.
Tramite il Consigliere direttore dell’Ufficio di Segreteria Simone Guerrini, Mattarella ha fatto sapere di essere dispiaciuto di “non poter assecondare la richiesta di incontro a causa di un periodo particolarmente denso di impegni istituzionali” ma esprimendo al contempo, come si legge nella lettera arrivata al presidente della neocostituita cooperativa Daniele Righi, “alta considerazione per l’impegno e la determinazione con cui portate avanti il progetto di reindustrializzazione dello stabilimento dismesso dalla multinazionale belga Bekaert” e riferendo di comprendere bene “l’ansia e l’incertezza che Vi assillano per le Vostre prospettive occupazionali”. In chiusura della nota, il Presidente ha salutato i membri della Steelcop Valdarno, con la “speranza che il tavolo recentemente istituito al Ministero dello Sviluppo Economico possa risolvere il problema nel più breve tempo possibile”.
“È una lettera che ci inorgoglisce per il sostegno dimostrato dal Capo dello Stato verso il nostro progetto di workers buyout, per l’elogio al percorso della cooperativa – hanno commentato i lavoratori costituenti Steelcop – Allo stesso tempo però ci chiediamo, se il Presidente della Repubblica, pur non avendo possibilità alcuna di intervento diretto nella vertenza, trova il tempo di esprimerci il suo supporto, quanto ancora dovremmo aspettare affinché il Ministero dello Sviluppo Economico, organo preposto a lavorare ad una soluzione positiva, ci convochi al tavolo per affrontare la situazione? Ci restano cinque mesi di cassa integrazione, è l’ora che la politica si faccia sentire se ha a cuore la salvaguardia non solo del nostro stabilimento ma di un sistema industriale e dell’occupazione del Paese”.