Nel giorno in cui ricorre l’anniversario della sua morte (avvenuta il 27 maggio del 2017), Cavriglia celebra Giuliano Pini e promuove la quarta edizione del concorso intitolato alla sua memoria. Un legame profondo quello tra il noto pittore fiorentino e il paese valdarnese dove ha vissuto e preso parte in prima persona alle attività culturali della comunità cavrigliese, donandole slancio e vitalità artistica.
Promosso dall’Amministrazione comunale insieme a Roberta Romanelli Pini, moglie dell’artista, con il contributo dell’azienda Moretti spa, il contest 2020 è sui temi di “Ambiente e anima” (questo il nome scelto) e vede il suo svolgimento ovviamente a distanza, secondo quanto prevedono le norme di sicurezza per l’emergenza coronavirus. Il concorso fin dalla sua istituzione si pone l’obiettivo da una parte di ricordare e celebrare la figura di Pini, ma soprattutto dall’altra di dare luce e visibilità ai giovani artisti emergenti del territorio: prendono parte al premio pittura infatti gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Cavriglia e quelli del liceo artistico “Magiotti” dell’Isis Varchi di Montevarchi.
Quest’anno, a causa della nuova quotidianità che stiamo vivendo, i ragazzi usufruiranno di una deroga al regolamento e potranno lavorare alla realizzazione delle proprie opere anche durante l’estate, con la giuria che si riunirà a settembre per stabilire i vincitori. “Gli studenti del liceo Varchi partecipano per la seconda volta, ma quest’anno la modalità è stata del tutto diversa – ha commentato la professoressa Silvia Frosinini – Il tema del paesaggio è stato indagato come paesaggio dell’anima, che considerato il periodo, ha consentito una riflessione particolarmente intensa.”
“Questo premio è un modo molto bello, pieno di speranza e volto al futuro per continuare a ricordare Giuliano – ha dichiarato la moglie dell’artista, Roberta Romanelli Pini – L’edizione 2020 rimarrà segnata dalla particolare situazione dettata dal Covid-19, ma non abbiamo voluto rinunciare. L’Arte ci può aiutare. Un nostro sogno, un desiderio possono diventare il primo motore e il punto da raggiungere. E allora affidiamo alla fantasia e all’estro dei più giovani il testimone.”