L’ex sindaco del Comune di Figline Valdarno Riccardo Nocentini è stato assolto in appello nel procedimento sull’alluvione del 2013, un’assoluzione arrivata in quanto “il fatto non costituisce reato”. Ribaltata così la sentenza di primo grado dell’aprile 2019 che aveva condannato l’ex primo cittadino a otto mesi per i danni causati dall’esondazione del torrente Ponterosso ad abitazioni e aziende: Nocentini era stato accusato in qualità di sindaco per “non aver agito nell’ambito delle sue competenze”, ovvero di non essere intervenuto per la demolizione di un ponte privato costruito sul corso d’acqua che a causa della sua struttura avrebbe determinato l’esondazione del torrente.
“Sono stato assolto in appello sulle vicende relative all’alluvione 2013. Nove anni sono tanti – le parole di Nocentini – Se aggiungo il processo sulle Lambuschini, sono 13 anni che non provavo questo senso di leggerezza. Ho sofferto, questo sì. Lo dico con pudore perché le sofferenze vere sono altre. Ringrazio l’avvocato Gaetano Viciconte, mi ha seguito in entrambe le vicende con grande umanità e competenza, e il suo collaboratore l’avvocato Michele Cataldo, attento nell’analizzare fatti e norme”.