Il mondo del ciclismo valdarnese piange uno dei suoi simboli. Se n’è andato all’età di 92 anni Valeriano Falsini, noto a tutti con il soprannome di “pentolaio”. Nato a Reggello nel 1928, Falsini è stato un passista scalatore di livello, diventando l’unico gregario toscano del “Campionissimo” Fausto Coppi. Un rapporto speciale quello con il grande ciclista di Castellania che gli regalò una sua bicicletta: un’amicizia e una tappa della carriera di Falsini raccontata in un film del 2013 dal titolo “Mi chiamava Valerio”.
Valeriano iniziò la sua carriera nel mondo del ciclismo nel 1946, passando tra i professionisti nel 1950. L’apice fu proprio tra il ’51 e il ’52, periodo in cui corse insieme a Coppi nella squadra della Bianchi. Un exploit purtroppo breve per Falsini, in quanto fu costretto a ritirarsi ancora giovane per problemi legati alla schiena. Si dedicò così al lavoro di elettricista e fu di supporto nell’attività del padre nella vendita di pentole (da qui il soprannome), ma negli anni con il suo carisma è sempre rimasto un importante punto di riferimento per atleti e appassionati di ciclismo, toscani e non.