Il progetto di potenziamento e ammodernamento della rete autostradale in Toscana è stato al centro questa mattina di un seminario tenutosi nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati. L’incontro, dal titolo “La rete del futuro. Aspi dialoga con il territorio”, è stato l’occasione per portare avanti il dialogo con le diverse realtà politiche ed economiche del territorio, oltre che per definire l’assetto dei nuovi investimenti – già previsti o allo studio della concessionaria – in un’ottica di efficientamento delle infrastrutture autostradali della regione. Al seminario erano presenti il presidente regionale Eugenio Giani, l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, il sindaco della Città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella e molti sindaci dei Comuni toscani.
Tra i punti principali all’ordine del giorno c’è stato anche un annuncio che riguarda da vicino il Valdarno, con l’imminente avvio dei lavori di potenziamento della A1 del tratto di circa 12 km tra Firenze Sud e Incisa in direzione Sud, a completamento di quanto già aperto al traffico la scorsa estate. È inoltre in fase di approvazione il progetto per la realizzazione della terza corsia per ulteriori 18 km di lunghezza, in parte in sede e in parte in variante di tracciato, fino al Valdarno, per un valore complessivo di oltre 600 milioni di euro.
“Il punto fatto oggi con Società autostrade è molto importante perché ci restituisce l’immagine di una Toscana moderna e che va avanti realizzando con impegno e nei tempi gli accordi presi. Una sinergia essenziale per lo sviluppo infrastrutturale della Toscana. Penso ad esempio al nuovo tracciato con la galleria a tre corsie più lunga d’Europa fra Barberino e Calenzano, al completamento, a Osteria Nuova, nel Comune di Bagno a Ripoli, della terza corsia autostradale, ai lavori in corso per consentire di mettere un’ulteriore galleria accanto a quella esistente di San Donato . Naturalmente ci sono molte cose da fare e sono quelle su cui come Regione ci siamo impegnando con forza. Prima di tutto la terza corsia Firenze – Prato- Pistoia che passa dalla realizzazione dello svincolo di Peretola, e tutta una serie di opere complementari, connesse all’ attuale percorso della terza corsia. E’ importante anche la contrattazione che faremo sul progetto per la terza corsia fino a San Giovanni Valdarno e oltre. Devo riconoscere grande concretezza e determinazione ad Aspi”.
La Toscana è una dei territori maggiormente interessati dal programma di sviluppo e ammodernamento di Autostrade per l’Italia, con un piano di investimenti di quasi 7 miliardi di euro di cui circa 6,5 destinati alle nuove opere. Un cronoprogramma serrato che porta avanti la rigenerazione del tracciato originario delle due principali arterie della regione, ampliandole e adeguandole ai nuovi standard della mobilità, in un’ottica di decarbonizzazione e secondo i principi della sostenibilità.
“Stamani – ha aggiunto il sindaco Dario Nardella – abbiamo avuto un confronto molto proficuo con enti locali, Regione ed Autostrade. La buona notizia è che parte la cantierizzazione dello svincolo di Peretola, svincolo importantissimo per la città e l’area metropolitana e per l’accesso all’A11, dove nel frattempo cominceranno i lavori della terza corsia. Bene anche l’avvio dei cantieri dell’A1 da Incisa a Firenze sud. Nel corso della discussione ho poi rilanciato l’obiettivo di realizzare un ‘gemello’ del parcheggio scambiatore di Villa Costanza che sarebbe all’Osmannoro, tra Firenze nord e e Scandicci, e intanto va avanti anche la progettazione dello svincolo di Scandicci. In totale dunque abbiamo un miliardo e mezzo di interventi in via di cantierizzazione”.
Sono infatti già stati ultimati lavori per 4 miliardi di euro, grazie a un lavoro complessivo di oltre 45 milioni di ore che non si è mai interrotto, neppure durante i lockdown del Paese per la pandemia da Covid-19. Un piano di potenziamento che ha riguardato 80 km di rete toscana e che in questo momento prosegue su ulteriori 49 km, in attesa che si concludano gli iter approvativi per le restanti grandi opere previste. Proseguono inoltre i cantieri per la riqualifica delle carreggiate originarie della A1 tra Barberino e Firenze Nord, dopo l’inaugurazione del nuovo tracciato con la galleria a tre corsie più lunga di Europa. Durante le attività, che avranno una durata complessiva di circa 30 mesi, i cantieri opereranno con impatto limitato sulla viabilità, garantendo comunque in ogni fase due corsie in direzione Bologna. Sono poi previsti circa 40 mesi per portare a termine la realizzazione della terza corsia della A11 tra Firenze e Pistoia. Un intervento di circa 600 milioni di euro, per cui la cantierizzazione è già avviata e che in autunno entrerà nella fase intensiva del cronoprogramma.
“Il dialogo con il territorio e la condivisione delle scelte è per noi elemento imprescindibile. Oggi abbiamo portato in questa regione un format che intendiamo replicare in tutte le aree interessate dalla rete gestita da Autostrade per l’Italia. In Toscana stiamo portando avanti con costanza e determinazione una parte ingente del nostro piano nazionale di potenziamento e ammodernamento della rete: è proprio in questa regione che possiamo quantificare e toccare con mano il beneficio generato dagli interventi completati negli ultimi anni, sia in termini di fruibilità della rete che di esperienza di viaggio, resa migliore e più sostenibile anche grazie all’utilizzo innovativo della tecnologia. Interventi che riteniamo imprescindibili anche nell’ottica di un rilancio dell’economia del territorio e del Paese” ha dichiarato Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, che conclude: “si tratta di risultati ottenuti anche grazie al supporto del MIMS e all’impegno diretto delle strutture tecniche del Ministro”.
Durante il seminario è stato fatto il punto anche sull’avanzamento del piano di ammodernamento avviato in A1 che in una prima fase, già conclusa, ha riguardato parte delle gallerie della rete toscana. Un programma di circa 540 milioni di euro destinato a mantenere performanti e funzionali le principali infrastrutture della rete, quali ponti, viadotti, barriere di sicurezza e antirumore, oltre alle gallerie.