Per ogni bambino nato, due alberi piantati. È questa l’iniziativa portata avanti dal Comune di Figline e Incisa che, nel corso del 2020, a fronte di 145 neonati ha dedicato una parte (290 piante) delle piantagioni annuali effettuate su tutto il territorio.
“Si tratta di un modo per soddisfare gli obblighi previsti dalla cosiddetta legge ‘Albero/neonato’, ma facendo un passo in più – spiega l’assessore all’Ambiente, Paolo Bianchini –. La legge nazionale, infatti, sancisce l’obbligo di mettere a dimora un albero per ogni nuovo bambino nato o adottato nei Comuni sopra i 15mila abitanti: una prescrizione che il nostro ente non solo rispetta annualmente, e sfora in chiave numerica positiva, ma che nel 2020 ha anche raddoppiato, dal momento che a fronte di 145 nati sono stati piantati 290 alberi”.
Bene anche le piantumazioni degli anni passati, con picchi massimi raggiunti nel 2014 e nel 2015, quando sono state messe in posa rispettivamente 373 e 504 piante contro i rispettivi 250 e 172 neonati e i rispettivi 40 e 45 abbattimenti. “I dati – continua Bianchini – dimostrano una grande attenzione verso il verde pubblico, che va oltre la piantumazione e che riguarda anche la manutenzione ordinaria e straordinaria, per la quale il Comune investe circa 250mila euro all’anno. Inoltre, le attività di messa in sicurezza delle alberature presuppongono sia potature sia, nei casi di maggiore pericolosità, tagli”.
Tagli compensati però dalle numerose ripiantagioni: “Basti pensare che, dal 2014 al 2020, a fronte di 339 abbattimenti sono stati ripiantati 2120 alberi, 800 arbusti e 30 fioriture – prosegue Bianchini – Inoltre, tramite il nostro ufficio Ambiente, negli ultimi mesi del 2020 abbiamo partecipato al bando ‘Carbon Neutral’ della Regione Toscana, che ci permetterà di avere a disposizione risorse da utilizzare per un’azione di forestazione urbana nell’area Navi. È lì che verranno piantate circa 165 nuove alberature, oltre a realizzare un parcheggio e un’area giochi, con tanto di percorso sport e benessere”.