È stata inaugurata questa mattina la Casa della Salute di San Giovanni Valdarno. Il taglio del nastro della struttura è avvenuto in via 3 Novembre, all’interno del Centro Socio Sanitario, alla presenza del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi, il direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio D’Urso, il direttore della Zona Distretto Patrizia Castellucci, il presidente della Conferenza dei Sindaci Sergio Chienni, il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e il coordinatore della struttura Tessa Innocenti.
Attiva per 10 ore al giorno, la Casa della Salute garantirà ai cittadini che vi si rivolgeranno una serie di servizi, da quello di segreteria per chiedere gli appuntamenti col proprio medico di base e per altre attività volte a semplificare il rapporto del cittadino con la medicina generale. E se il medico di riferimento non fosse presente nella struttura, l’organizzazione prevede che i suoi pazienti in caso di urgenze si rivolgano ai medici presenti. Saranno operativi un infermiere e un collaboratore di studio, che permetterà di prenotare direttamente, in uscita dall’ambulatorio del medico, eventuali esami diagnostici, strumentali e visite specialistiche. Il collaboratore di studio sarà presente dal lunedì al venerdì, anche di pomeriggio. Sarà quindi possibile effettuare 9 diverse vaccinazioni grazie alla collaborazione di personale infermieristico e verranno proposti percorsi specifici per i pazienti con patologie croniche, così come verrà fornita una migliore presa in carico di situazioni complesse e multiproblematiche grazie alla presenza in sede delle Unità Funzionali della Zona-Distretto e degli ambulatori dedicati all’infanzia del Centro di Riabilitazione. Nella Casa della salute sarà in funzione anche l’ambulatorio della Continuità Assistenziale (ex guardia medica) attivo nei giorni prefestivi e festivi dalle 9 alle 13.
“Questa è la quarta Casa della Salute in Valdarno (le altre sono Bucine, Castelfranco Piandiscò e Terranuova Bracciolini, ndr), la sedicesima nella Provincia di Arezzo – ha commentato il direttore generale della Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso – È un risultato assolutamente in linea con la politica sanitaria regionale che vuole la Casa come luogo di ascolto e di soddisfacimento dei bisogni dei territori. San Giovanni Valdarno da oggi ce l’ha. I medici di medicina generale, inoltre, con cui stiamo firmando la convenzione, già deliberata e approvata, avranno qui il loro punto di riferimento”.
La Regione ha investito 400 mila euro a San Giovanni Valdarno per riqualificare il centro socio sanitario. L’intervento è consistito tra l’altro nella manutenzione straordinaria delle coperture del tetto e del terrazzo, installando anche un pacchetto isolante. E’ stata sostituita la pavimentazione della scala di accesso esterna all’immobile e sono stati rifatti completamente i bagni dedicati all’utenza del piano rialzato. Dal punto di vista impiantistico è stata realizzata la climatizzazione estiva di tutti i locali ed aggiornato il cablaggio della rete dati. Il passaggio alla tecnologia VOIP consente di effettuare chiamate telefoniche tramite rete internet e non più tramite rete analogica. Internamente sono stati fatti numerosi interventi che hanno permesso di ricavare un’area libera da destinare alle cure primarie, con un’ampia sala di attesa, 3 ambulatori punto prelievi, 2 ambulatori per le medicazioni e le somministrazioni terapeutiche, 3 locali per la programmazione e l’organizzazione dell’assistenza domiciliare.
“Questa Casa della Salute è allocata dentro a un contesto particolarmente favorevole, cioè all’interno di un distretto Socio Sanitario dove sono presenti gran parte dei servizi sanitari e anche sociali della zona Valdarno – ha spiegato nel corso del suo intervento Patrizia Castellucci – Abbiamo pensato alla ridistribuzione degli spazi, per rendere armonica la presenza della medicina generale in integrazione con le unità funzionali già presenti. I 400mila euro spesi dunque sono serviti per riqualificare tutta la struttura, un contesto che si rivela particolarmente favorevole per lavorare insieme. Il nostro obiettivo dunque è quello di allargare la collaborazione ad altri medici, il lavoro in integrazione tra professionisti e con i cittadini permette di poter prendere veramente in carico la cura delle persone”.
“Sono molto orgogliosa dell’inaugurazione di questa mattina, siamo soddisfatti che anche San Giovanni Valdarno abbia la sua Casa della Salute – ha dichiarato il sindaco Valentina Vadi – Ringrazio l’Amministrazione comunale che mi ha preceduto e che ha portato avanti il dialogo con il direttore della Zona Distretto per i lavori che hanno interessato il Distretto Socio Sanitario; non posso non ringraziare inoltre la Regione Toscana e la direzione generale dell’Azienda Sanitaria dell’area vasta sud est. È un momento importante per la sanità territoriale, non solo per quella di San Giovanni, ma di tutto il Valdarno”.
“La Casa della Salute – ha spiegato il presidente della Regione Rossi – è uno dei migliori modelli organizzativi della sanità toscana territoriale, che va avanti in maniera proficua e capillare in tutta la regione. L’inaugurazione di oggi lo testimonia egregiamente, rafforzando la continuità assistenziale ospedale-territorio a beneficio dei cittadini la cui presa incarico globale della persona è affidata a team multidisciplinari altamente qualificati. L’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale per le prestazioni sanitarie di primo livello è un processo fondamentale e irrinunciabile”.
“Quella che abbiamo appena inaugurato é una struttura che ci permette di rispondere al meglio ai bisogni di salute dei cittadini, un terreno su cui la Toscana è molto avanti rispetto a tutte le altre Regioni, dal momento che questa è la 71esima casa che entra in funzione nella nostra regione. È un punto di riferimento per i cittadini perché la sanità del territorio risponde con buona efficacia alle necessità più comuni dei toscani, alle malattie croniche che colpiscono una buona parte di una popolazione che sta invecchiando sempre più. I toscani – ha aggiunto il presidente Rossi – hanno sì bisogno di ospedali efficienti e funzionanti, e da questo punto di vista dai nostri ospedali escono con le proprie gambe molti più pazienti di quanti non lo facciano dagli altri ospedali italiani, ma anche di strutture a loro vicine alle quali possano rivolgersi in caso di patologie non acute. È qui trovano insieme medici, specialisti e operatori socio sanitari. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile l’apertura di questa struttura”.
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