Dopo un primo passaggio ufficiale avvenuto pochi giorni fa nella sede di Anci Toscana a Firenze, si parlerà con un doppio appuntamento questa settimana – mercoledì alle 14:30 con un sit-in in piazza Montecitorio a Roma e giovedì nell’incontro alla sede nazionale di Anci – la decisione del Governo di tagliare una parte dei contributi statali che spettano ai Comuni nati da fusione.
Una questione urgente che interessa Amministrazioni come quelle di Figline e Incisa, che con questa manovra si è vista tagliare fondi per 600mila euro. “E’ una decisione davvero irresponsabile – ha commentato la sindaca Giulia Mugnai – che rischia di rompere il patto di fiducia tra lo Stato e i sindaci. Ci sono tanti Comuni virtuosi come il nostro che hanno compiuto le proprie scelte di Bilancio a dicembre in modo da evitare l’esercizio provvisorio e dare continuità agli investimenti e alle opere che servono ai cittadini. Cambiare adesso le carte in tavola non è corretto, pertanto chiediamo che il finanziamento stanziato dal Governo sia reintegrato il prima possibile”.
All’incontro preliminare della scorsa settimana ha partecipato anche il coordinatore Anci di settore Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero: “La Toscana – ha spiegato – rischia di perdere circa 4 milioni di euro per i 14 Comuni nati da fusione, dove i cittadini hanno scelto di dar vita ad un ente unico per poter godere dei vantaggi previsti. La decisione del Governo di non ampliare l’ammontare di risorse stanziate, a fronte della nascita di nuovi Comuni fusi, è veramente insostenibile. Anche perché comunicata a pochi giorni dalla scadenza per l’equilibrio di bilancio, con impegni già presi”.