Giulia Mugnai non si ricandiderà per un secondo mandato alle prossime elezioni amministrative di Figline e Incisa. Ad annunciarlo è lo stesso primo cittadino, che questa mattina ha voluto spiegare pubblicamente le motivazioni che l’hanno spinta a prendere questa decisione, comunicata già nella giornata di ieri al Partito Democratico. “Credo che abbiamo fatto un gran lavoro, quasi cinque anni di amministrazione durante i quali si è lavorato a testa bassa per portare a casa tante progettualità, tanti lavori ed interventi su tutto il territorio per il sociale, per la cultura e per l’ambiente che abbiamo deciso di fare con molta passione e con l’intento di dare un segnale ad una comunità per tenerla più coesa, più forte e più solidale, con l’obiettivo di tutelare l’interesse di tutti i cittadini, magari facendo qualche errore, ma sempre orientati al bene collettivo”.
“Tuttavia – ha proseguito la Sindaca – credo che negli ultimi anni la comunità politica a cui appartengo, il Partito Democratico, abbia avuto molte difficoltà e troppo spesso si sia concentrata sulle proprie divisioni anziché su quello che poteva essere la valorizzazione di un percorso che stava facendo un’amministrazione insieme al suo partito, con molte energie negative spese per trovare fratture anziché collegarsi con la cittadinanza. Credo che in questo ultimo periodo si sia recuperato di unità e quindi mi auguro che in futuro questo tratto possa caratterizzare il percorso politico che dovremo fare. Spero che il centrosinistra sia capace di avanzare una proposta che possa abbracciare così tanti mondi, anche del civismo, ma con un’identità forte”.
Per quanto riguarda il suo futuro, Mugnai ha dichiarato di non voler lasciar la politica, ma di voler portare avanti in maniera attiva il suo impegno senza un incarico istituzionale: “Siccome non credo che la politica la faccia solo chi ha ruoli istituzionali, continuerò a vivere la politica attraverso la partecipazione attiva, attraverso l’associazionismo e il volontariato come ho fatto prima di fare il sindaco e come ho fatto in questi anni. Scelgo di dare il mio contributo alla comunità da cittadina, anche perché penso ci sia ancora molto da fare. In cinque anni abbiamo cercato di rispondere a queste urgenze e non smetterò di farlo pur cambiando ruolo. Non c’è niente di più potente che fare il sindaco perché si prova a cambiare la propria comunità, a renderla un po’ migliore e accogliente e soprattutto tutti i giorni siamo chiamati ad essere al servizio degli altri e ad essere nei panni degli altri. Una cosa bellissima che ho fatto con grande rispetto e per cui ringrazio i cittadini a cui voglio garantire che mi troveranno ancora qui a combattere per quelle stesse idee, ma con un altro ruolo”.