“L’Ipsia crolla ma noi no, mai”. Stavolta sono i genitori a riprendere le parole dei figli, gli studenti del plesso “G. Marconi” dell’Isis Valdarno, scuola chiusa dallo scorso 5 settembre a seguito del crollo del controsoffitto di un’aula. Nella loro lettera aperta, le famiglie cercano risposte chiare e certe da parte della istituzioni (Provincia di Arezzo in primis) sulla riapertura del plesso, a ormai due mesi di distanza dalla sua dichiarata inagibilità.
“Il 5 settembre 2023 il controsoffitto dell’Aula M103 crolla rendendo inagibili 20 aule e 15 laboratori su cui ruotano 22 classi, tutte del Percorso Professionale – ripercorrono i genitori degli studenti – Tra queste l’aula dedicata a 71 studenti che si avvalgono della legge 104/92. L’architetto della Provincia di Arezzo viene informato il giorno stesso e, tra l’8 e l’11 settembre, l’Isis Valdarno invia a mezzo pec una nota informativa al Presidente della Provincia di Arezzo, al Sindaco del Comune di San Giovanni Valdarno e a tutti i Sindaci del Valdarno aretino segnalando l’inagibilità del plesso e chiedendo contestualmente aiuto per poter garantire a tutti gli studenti il diritto allo studio in classi sicure”.
A tal proposito, le famiglie evidenziano come il Comune di Montevarchi abbia risposto “tempestivamente mettendo a disposizione delle aule per l’indirizzo Professionale Moda, tanto che l’Isis Valdarno, già il 13 settembre, richiede via PEC alla Provincia la stipula della Convenzione per i locali presso la Parrocchia di San Lorenzo permettendo a 5 classi di tornare a fare lezione il 2 ottobre. Dal 19 settembre si rincorrono varie comunicazioni, vengono effettuati sopralluoghi, stilate perizie tecniche, accolte delegazioni di autorità locali nei locali scolastici e convocate sedute straordinarie del Consiglio Comunale di San Giovanni Valdarno solo per discutere la situazione del plesso ‘Marconi’. La Provincia dichiara agibili, all’interno del plesso coinvolto nel crollo, 2 laboratori per Acconciatori ed Estetisti, 1 aula e l’ex Ufficio del Dirigente, spazi decisamente esigui per 17 classi che non possono essere ospitate negli altri plessi i cui problemi di spazio, ampiamente documentati, sono da tempo ben noti alle Autorità locali coinvolte”.
“Il 5 ottobre l’incontro presso l’ufficio del Dirigente Scolastico che vede presenti Presidente, Consiglieri e Architetti della Provincia oltre al Sindaco di San Giovanni Valdarno, ci lascia senza risposte certe circa i tempi di ripristino dei locali e senza soluzioni definitive per tutte le 17 classi ancora da collocare. Seguono alcune proposte da parte del Comune di San Giovanni Valdarno senza che si arrivi mai ad una soluzione definitiva; alcuni locali possono essere resi agibili ma non nell’immediato, altri non rispettano i necessari requisiti di sicurezza o non sono coperti dalla rete di trasporto locale data la provenienza degli studenti. Non si tratta di non accontentarsi, andare a scuola in spazi idonei e sicuri è un diritto di tutti. Fanno eccezione i locali di Via San Lorenzo a San Giovanni Valdarno di proprietà delle suore Stimmatine che permettono a 10 classi degli indirizzi di Manutenzione Elettrica e Meccanica, dopo più un mese di scuola, di rientrare finalmente in presenza il 21 ottobre”.
“Il 16 ottobre l’Isis Valdarno – proseguono i genitori degli studenti – invia un’ulteriore pec a Provincia e Comune di San Giovanni Valdarno ribadendo l’urgente necessità di individuare almeno 5 dei 7 locali mancanti per collocare i Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) Acconciatori ed Estetisti ancora costretti a seguire lezioni in Didattica a Distanza. Questi studenti hanno scelto un percorso di studi professionalizzante che rischia di essere invalidato se non viene raggiunto il minimo di 990 ore di attività formative previste in presenza ogni anno. Alla proposta del Comune di San Giovanni Valdarno di alcuni locali in Zona Bani, nonostante le molte telefonate intercorse tra gli Architetti della Provincia e lo staff dirigenziale, non segue alcuna risposta ufficiale circa l’agibilità degli stessi. Il 26 ottobre, a tutela degli studenti e nell’impossibilità di attendere oltre, l’ISIS VALDARNO comunica alla Provincia tramite PEC di aver individuato presso i locali della Biblioteca di Montevarchi 4 aule immediatamente fruibili per l’Indirizzo Acconciatori ed 1 locale per il laboratorio CAD e Progettazione Moda chiedendo che venga stipulata una convenzione tra Comune di Montevarchi e Provincia di Arezzo. Un sollecito viene inviato il giorno successivo per ribadire, a scanso di equivoci, l’urgenza di riportare in presenza la totalità degli studenti”.
“Ad oggi 31 ottobre, dopo quasi due mesi dal crollo del 5 settembre 2023, la Provincia non ha ancora espresso un parere ufficiale sulla convenzione richiesta, né tantomeno ha ufficializzato la data di inizio lavori per il ripristino del plesso ‘Marconi’ – concludono le famiglie – 1580 studenti 2972 genitori questi i numeri delle persone che vogliono risposte certe, definitive, adesso. Due mesi sono un tempo più che sufficiente per organizzarsi e fornire risposte chiare e soluzioni concrete ad una comunità informata e consapevole che crede nel futuro dei propri giovani e che non ha alcun interesse a schierarsi politicamente”.
(Nelle foto: il flash mob organizzato dagli studenti a San Giovanni e il controsoffitto dell’aula crollato)