Con 175 interventi per fratture del femore operate entro le 48 ore, pari al 91,6% dei casi accertati, l’Ortopedia del presidio ospedaliero Santa Maria alla Gruccia a Montevarchi, diretta dal dottor Luigi Ciampalini, si colloca al primo posto per il raggiungimento dell’indicatore di esito del Programma Nazionale Esiti (PNE) relativo alla Percentuale di fratture del collo del femore operate entro 2 giorni e contribuisce all’ottima performance dell’Azienda Usl Toscana nel 2022.
“La frattura di femore è un evento piuttosto frequente nella popolazione anziana- spiega il dottor Ciampalini – Le sue conseguenze sulla durata e sulla qualità di vita sono estremamente serie: la mortalità a un anno dei soggetti con frattura di femore è superiore al 20%. Rispetto ad altre opzioni terapeutiche, infatti, all’intervento chirurgico precoce sono stati associati un minor rischio di complicanze post-operatorie, una più rapida ripresa funzionale e un benefico effetto sulla mortalità a breve e medio termine. Perciò, se è importante la tempistica con cui i pazienti con frattura del collo del femore vengono operati, è preliminare e ancora più importante che essi siano innanzitutto sottoposti a intervento chirurgico”.
Le linee guida disponibili raccomandano che l’intervento chirurgico venga effettuato non oltre le 48 ore, a seconda del caso. Gli studi infatti mostrano che a lunghe attese per l’intervento corrisponde un aumento del rischio di mortalità e di disabilità del paziente. La tempestività con cui viene effettuato l’intervento per la frattura del collo del femore è, quindi, una determinante del recupero funzionale dell’individuo e riduce il rischio di pesanti conseguenze in termini di complicanze, disabilità e impatto sulla vita sociale. Il processo assistenziale, in questo caso, è fortemente influenzato dalla capacità organizzativa della struttura, che può determinare la puntualità dell’intervento o ritardi che possono anche variare fortemente.
“Questo importante risultato – conclude il dottor Ciampalini – è stato raggiunto grazie al lavoro di squadra con il pronto soccorso e la radiologia, che sono stati in in grado di svolgere procedure diagnostiche rapide e di inviare tempestivamente il paziente al reparto”. Per quanto riguarda l’attività complessiva dell’Ortopedia della Gruccia vengono effettuati oltre 1300 interventi/anno, una parte dei quali con protesica robotica.
(Nelle foto: i dottori Francesco Nobile, Luigi Ciampalini e Mangiavacchi Massimo e il team di ortopedia)