“Non è in atto alcun progetto né di chiusura né di riduzione dell’oncoematologia né tantomeno di trasferimento altrove di personale specializzato in ematologia in servizio al Serristori”. A dichiararlo è l’Asl Toscana Centro che in una nota chiarisce come “l’attività continuerà ad essere pienamente assicurata presso l’ospedale sia negli ambulatori che in Day Hospital e, anzi, dalle analisi è emersa una necessità parallela di incremento delle attività di oncologia medica, con una previsione di aumento di spazi dedicati a visite e controlli”.
Un intervento quello dell’azienda sanitaria in risposta al comunicato dei Cobas che si erano espressi contro l’apertura del prossimo centro medico avanzato e la possibile chiusura del reparto di Oncoematologia. “Proprio nelle scorse settimane sono state condivise le attività fino ad oggi effettuate puntando ad una valorizzazione di quanto viene da anni portato avanti con la partecipazione di un gruppo solido e formato professionalmente, con l’intenzione di evidenziare i punti di forza e condividere la metodologia adottata al Serristori anche con gli altri ospedali – aggiunge l’Asl – Questa attività teorica e organizzativa non prevede spostamenti di personale che rimarrà a svolgere le sue funzioni come in precedenza aveva fatto ma una uniformità di procedure e modalità operative”.
“È allo studio la proposta di una collaborazione con gli anestesisti già presenti in struttura ogni giorno e che con altre specialistiche portano avanti ambulatori come quello della terapia del dolore e con i quali si può prevedere un programma su pazienti selezionati e per sintomatologie specifiche. Le attività che prevedono la figura degli anestesisti sono state potenziate in ospedale con una presenza giornaliera e diffusa su più attività, compresa quella oncologica/onco ematologica qualora fosse utile e necessaria, in base alle necessità dei pazienti e su valutazione del medico che lo ha in carico. Questo non esclude che pazienti più complessi in casi eccezionali possano essere ricoverati in altri ospedali, ad esempio sull’ospedale San Giovanni di Dio, sede principale della SOC di Oncoematologia aziendale”.
“In merito ai pazienti fuori del Valdarno – precisa l’azienda – la libera scelta del cittadino guida l’organizzazione aziendale che prevede una presa in carico dei pazienti della zona, come anche di utenti che ne possono fare richiesta secondo le indicazioni aziendali e regionali, in Oncologia e Oncoematologia come nelle altre branche e come peraltro ha previsto la recente riorganizzazione delle attività nel presidio Serristori. Quanto al Centro Medico Avanzato si ricorda che si tratta di un nuovo modello di assistenza che può rispondere ai bisogni della cittadinanza: non un pronto soccorso per cui non ci sono i numeri ma comunque un presidio con medici ed infermieri, aperto dodici ore al giorno per sette giorni a settimana e dove ci si può recare per patologie a bassa complessità o codici minori di bassa priorità. Nel caso invece che arrivassero al Serristori pazienti che necessitano di prestazioni di pronto soccorso, un’ambulanza li trasporterà a quello più vicino e comunque più pertinente in funzione della patologia acuta presentata dal paziente. Si sottolinea, inoltre, che il modello del Centro Medico Avanzato che è in fase di elaborazione, ha il valore aggiunto della forte integrazione con i servizi e le specialità già presenti al Serristori e al Santissima Annunziata di Ponte a Niccheri”.
“Nell’ultimo anno mezzo molte attività al Serristori sono state riorganizzate in percorsi specifici per le aree presenti in ospedale e che si inseriscono nell’ambito di attività già a regime: oltre all’oncologia e all’oncoematologia il trasfusionale, la dialisi, la fisioterapia, la cardiologia, la radiodiagnostica e tutta l’attività poliambulatoriale e di Day Service. Il Serristori svolge anche attività di odontostomatologia con ambulatorio dedicato alle prime visite e a interventi di conservativa, ad attività protesica oltre a valutazioni e attività chirurgica di base. Si ricorda inoltre che fra i 6 centri specializzati in Toscana per la cura e presa in carico dei pazienti con fibromialgia, c’è l’ospedale Serristori di Figline Valdarno”.
“Anche l’attività chirurgica in questo ultimo anno e mezzo è stata potenziata con un incremento notevole degli interventi e delle specialistiche presenti e delle attività svolte in primis per la zona del Valdarno e anche per l’Azienda: ricordiamo gli interventi di Chirurgia Generale, Ortopedia, Ginecologia, Otorino, Oculistica e Pavimento Pelvico – conclude l’Asl Toscana Centro – Infine la collaborazione con il Calcit: per l’Azienda sanitaria rimane un punto solido verso cui è rinnovata la volontà di continuare a cooperare”.