Ancora una sconfitta per la Bruschi. La formazione di coach Alberto Matassini non riesce a espugnare Faenza perdendo 70 a 54 e l’ennesima occasione di sbloccare una classifica sempre più difficoltosa. Contro la E-Work è il primo quarto a incanalare sui binari di casa l’incontro, rendendo di fatto già chiusa la partita dopo dieci minuti. Krivacevic prova a trascinare le compagne ma a parte qualche fiammata di Schwienbacher, sono ben poche le note liete di una serata amara.
Entrando nel vivo della gara, quattro punti in fila di Davis aprono la contesa. La tripla di Garrick vale il vantaggio esterno (4-5) in archivio sul 26-14. Anche nel secondo periodo la trama è sempre la stessa, con Faenza a punire le troppe palle perse con Georgieva e Policari a segno per il 31-17. Sussulto di Schwienbacher (33-22), ma Hinriksdottir replica dall’arco con il nuovo più quattordici. La Bruschi continua a cavalcare Krivacevic (38-27), ma Pallas risponde con il 2+1 del 41-27. Copione che non cambia con il primo tempo in archivio sul 43-31. Nella terza frazione le toscane si affidano a Garrick e Missanelli, ma la E-Work replica colpo su colpo e con Davis vola sul 52-37. Tassinari e Koizar riducono fino al meno dodici (56-44), mentre è Garrick a chiudere un buonissimo terzo quarto sul 57-46 che tiene aperta la contesa. Negli ultimi dieci minuti però Faenza riprende il controllo dell’incontro e con Moroni e Baldi allunga nuovamente sul 62-49. Botta e risposta Lazzaro-Pallas, mentre il più quindici di Jori Davis chiude con largo anticipo la storia della partita con Faenza che nel finale allunga ulteriormente vincendo 70-54.
“Sapevamo che questa partita sarebbe stata molto difficile, sia per il valore di Faenza, sia perché l’ambiente è molto caldo e non è insolito incontrare linee arbitrali discutibili – le parole a fine gara di coach Alberto Matassini – Era naturale che loro non potessero avere le percentuali infime della scorsa partita e che il recupero di Policari potesse dare loro un’altra dimensione. Ma sia chiaro, Faenza ha vinto meritatamente la partita, c’è stata superiore e non bisogna trovare scuse. Adesso abbiamo due finali da giocare, ci vuole grande responsabilità nel non accettare questa situazione e provare ancora a cambiarla. Mollare o nascondersi è troppo facile in queste situazioni, ci metteremo la faccia fino in fondo, nel bene e nel male”.