“L’approvazione del progetto per la nuova rotonda a Matassino suona come una beffa perché non risolverà affatto il problema del traffico: come ripeto e ripete qualunque figlinese da tempo ormai immemorabile, tra i due abitati ci vuole il secondo ponte”. Interviene così la consigliera regionale Elisa Tozzi (gruppo Toscana Domani) all’esito dell’ultima Conferenza dei servizi relativa alla variante Sr69 Valdarno.
“Anziché continuare a sperperare milioni di euro a piccole dosi in palliativi e pannicelli caldi che non riducono il traffico veicolare in misura adeguata, è giunta l’ora che Regione ed enti locali mettano a terra una volta per tutte il nuovo ponte sull’Arno tra Figline e Matassino, per il quale è già stato approvato in consiglio regionale, grazie a una mia mozione, un nuovo studio di fattibilità. O forse il Valdarno vale meno della Piana, dove di recente si è sbloccato il progetto per il nuovo ponte di Signa?” chiosa la consigliera.
“Quanto ai lavori fermi a Pian di Rona, tra Matassino e Prulli, ricordo che il cantiere per questo lotto si è aperto ormai due anni fa, costerà almeno 6 milioni di euro e ad oggi non solo non se ne vede la fine ma neppure la ripartenza. In compenso si parla di una possibile, ennesima ‘perizia di variante ai lavori’. Tutto ciò – conclude la presidente del gruppo Toscana Domani – è davvero sconfortante e, soprattutto, offensivo per le famiglie e le imprese del territorio valdarnese che si attendono al contrario una forte accelerazione su tutte quelle opere indispensabili allo sviluppo infrastrutturale del territorio e ad attrarre investimenti”.