La Clinica di Riabilitazione dell’ospedale della Gruccia ha sospeso le visite di 30 minuti a settimana per i visitatori, il cui accesso avveniva già con green pass e tampone in stato di validità; una decisione che potrebbe essere legata alla mancanza di controlli anticovid costanti sul personale della struttura. A riportarlo è il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, che ha chiesto chiarimenti in merito dopo aver ricevuto delle “preoccupanti segnalazioni” al riguardo da parte di cittadini aventi parenti ricoverati.
Una decisione che, come illustra il primo cittadino, “ha amareggiato i familiari considerando anche le conseguenze psicologiche e la solitudine di chi è costretto a stare in ospedale senza ricevere il conforto dei propri cari, ma giudicato inammissibile che la causa della sospensione sarebbe legata all’assenza di controlli costanti del personale da parte della clinica tramite i tamponi. Vengono adottati protocolli stringenti per l’esterno e potrebbero mancare le tutele nei confronti degli operatori che lavorano a contatto quotidiano con i pazienti, come se la pandemia non avesse ancora insegnato niente alla nostra sanità”.
Tutto il personale che entra ed esce dalla struttura dunque, spiega il sindaco “può essere il veicolo principale di contagio involontario per i pazienti e necessita di monitoraggio regolare con i tamponi. Per questo motivo, sono doverosi urgenti chiarimenti in merito e spero vivamente di essere smentita per la gravità delle segnalazioni avute. Le realtà sanitarie che seguono soprattutto i pazienti fragili devono effettuare controlli rigorosi proprio per tutelare la salute dei ricoverati e degli stessi operatori. La responsabilità di seguire comportamenti adeguati per abbattere la pandemia, nel rispetto delle regole di prevenzione, deve essere uguale per tutti ma principalmente per la sanità chiamata ad essere un punto di riferimento per i cittadini e mai la possibile causa di un danno” conclude Chiassai Martini.