di Francesco Tozzi
Calda accoglienza a Montevarchi per Enrico Letta. Il segretario nazionale del Pd è arrivato in città prendendosi una pausa dalla campagna elettorale che lo vede in corsa per un seggio alla Camera dei deputati nel collegio Toscana 12. Ad attenderlo in piazza Varchi c’era Luca Canonici, il candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra. Presenti alla manifestazione anche i sindaci del Valdarno aretino, il capogruppo Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli e la segretaria regionale ed europarlamentare dem Simona Bonafè. È stato invece Francesco Ruscelli, segretario provinciale di Arezzo, ad introdurre gli interventi della serata.
“Se non è attorno a noi che si costruisce un percorso di unità complessivo, se non è attorno alla nostra capacità di dimostrare che siamo uniti non saremo in grado di mettere su una coalizione vincente – ha spiegato il leader dei democratici – In passato abbiamo dato prove che da questo punto di vista non sono state le migliori. Dobbiamo quindi cominciare con un grande bagno di umiltà e autocritica, se non faremo questo non saremo credibili in ciò che proponiamo, ossia orgoglio per i nostri valori, per ciò che rappresentiamo e per l’impegno che mettiamo per far sì che queste siano terre di accoglienza, inclusive, aperte. Queste non sono terre con il filo spinato – ha concluso Letta – qui muri non ce li metterà nessuno. Noi siamo la Toscana”. L’ex premier e professore di Sciences Po ha poi sottolineato la valenza politica del voto amministrativo a Montevarchi, che sarà tenuto sotto la lente d’ingrandimento al pari di città come Napoli e Bologna.