Due i recenti interventi dei Carabinieri della Stazione di Terranuova Bracciolini nell’ambito dei controlli capillari, coordinati dal Comando Provinciale di Arezzo, svolti dalla Compagnia di San Giovanni Valdarno nelle località che sono maggiormente interessati dalla movida estiva valdarnese.
Il primo ha visto operare i Carabinieri in un frequentatissimo bar del centro storico. L’intervento è scattato in ragione del susseguirsi – nel recente periodo – di numerosissime telefonate da parte della cittadinanza, che lamentava la diffusione di musica ad alto motivo anche nella tarda serata e nelle ore notturne. I Carabinieri hanno quindi effettuato alcuni passaggi constatando che, in effetti, il volume della musica era tale da superare la soglie di sopportazione ragionevolmente richiedibile alla cittadinanza. Per tale ragione, i militari hanno ravvisato l’opportunità di approfondire il controllo, eseguendo un accesso al locale e constatando che i gestori avevano travalicato le norme in materia di polizia amministrativa. In particolare, senza alcuna autorizzazione, avevano organizzato feste e spettacoli nell’esercizio pubblico, con l’installazione di strumenti musicali ed attrezzature per l’intrattenimento degli avventori (dj con consolle e casse acustiche, installate all’interno del gazebo). Di fronte a un quadro talmente evidente, è scattata la sanziona amministrativa pecuniaria.
Anche nel secondo caso, l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Terranuova Bracciolini ha riguardato un locale molto frequentato del centro storico, con attività di ristorazione e somministrazione bevande per tutto l’arco serale. Stavolta le segnalazioni ricevute riguardavano alcune lacune sotto il profilo sanitario, ragion per cui l’accesso è stato svolto in sinergia con gli specialisti del Nas di Firenze. Gli operanti hanno immediatamente constatato alcune evidenti carenze, come il mancato aggiornamento della revisione degli estintori e alcune irregolarità nella registrazione della temperatura dei frigoriferi. L’aspetto determinante è consistito però nel fatto che si trattava di una struttura completamente in legno, con evidenti fessurazioni che non garantiscono l’isolamento della parte interna dall’esterno, elemento chiave per l’aspetto di idoneità sanitaria. Conseguentemente, su segnalazione dei Carabinieri operanti, è scattata la sospensione dell’attività da parte dell’USL Toscana Sud-Est, con chiusura dell’esercizio fino al ripristino delle condizioni di idoneità sanitaria.