“Sono amareggiata che la nostra proposta di mettere a disposizione le postazioni della Croce Rossa Italiana nel resede della piscina comunale e il salone all’interno del Centro parrocchiale di S. Andrea non sia stata accolta dalla Asl, preferendo una struttura situata a Loro Ciuffenna come unico centro vaccinale per il Valdarno”. È questo il commento del sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, in merito alla scelta da parte dell’Azienda Sanitaria di individuare a Loro la sede dell’unico centro del Valdarno aretino per la seconda fase della campagna di vaccinazione anti covid che prenderà il via questa domenica. Il primo cittadino, però, ci tiene a precisare che il rammarico “non è rivolto all’Amministrazione comunale di Loro Ciuffenna che, responsabilmente e collaborativamente, ha presentato all’azienda sanitaria la sua disponibilità, ma oggettivamente, dal punto di vista logistico e di accessibilità, si tratta di una scelta decentrata e penalizzante per i cittadini che balza subito agli occhi anche confrontandola con quella effettuata dalla Asl per le altre aree della provincia, dove i punti vaccinali sono stati allestiti nei comuni più grandi e baricentrici dei territori, Bibbiena per il Casentino, Cortona per la Valdichiana, Sansepolcro per la Valtiberina, mentre Arezzo potrà contare su di una seconda struttura a Monte San Savino”.
“Ritengo che l’individuazione di Loro Ciuffenna sia inadeguata per un programma vaccinale che interesserà non solo le categorie specifiche del personale scolastico docente e non docente, forze armate, di polizia e penitenziaria, per altri servizi essenziali, ma riguarderà una campagna di massa per la popolazione dove sarà fondamentale garantire un’ottima capacità organizzativa anche dal punto di vista della mobilità e dell’accessibilità dei luoghi – prosegue Chiassai Martini – Lo scorso 15 gennaio, proprio in previsione dell’avvio delle vaccinazioni sul territorio e per avere informazioni su modalità e tempistiche, ho scritto direttamente al direttore Generale D’Urso per formalizzare la disponibilità di usufruire delle tende del Corpo militare Volontario della Croce Rossa Italiana che ormai da diversi mesi sono operative a Montevarchi per effettuare test sierologici e tamponi rapidi ai cittadini e agli studenti delle scuole. Una realtà inserita in una zona facilmente accessibile a piedi e in auto, adiacente ad un’area di parcheggio, ideale per accogliere in sicurezza un numero consistente di persone, senza rischio di assembramenti o disagi per la viabilità”.
Una proposta rimasta inevasa, spiega il sindaco di Montevarchi che sottolinea anche il mancato coinvolgimento della Conferenza dei Sindaci, l’organo preposto alla condivisione della programmazione sanitaria che investe il territorio del Valdarno e i suoi cittadini. “Mi rivolgo ancora alla Asl rinnovando la diponibilità delle postazioni allestite dalla Croce Rossa e della struttura di S. Andrea per non limitarsi ad una sola opportunità per la nostra comunità, visto anche l’importante bacino di utenza rappresentato dal Valdarno. Chiedo anche alla Asl di non incorrere in certe mancanze organizzative del passato in cui i primi cittadini non venivano mai adeguatamente informati. I Sindaci sono i responsabili della salute pubblica e devono essere costantemente messi a conoscenza sulle scelte sanitarie, in questo momento difficile, e sulla programmazione della campagna vaccinale per dare quelle risposte che già la popolazione, soprattutto le fasce più a rischio, stanno chiedendo e sui quali vogliamo essere pronti, ma che attualmente non siamo in grado di dare” conclude Chiassai Martini.