Neanche il coronavirus è riuscito a fermare la generosità dei donatori di sangue Fratres. Sono numeri in crescita infatti quelli registrati dal gruppo figlinese che ha chiuso il 2020 con un totale di 1986 donazioni, ben 165 in più rispetto al 2019. «Siamo molto soddisfatti dell’ottimo lavoro fatto, siamo una delle poche realtà che è riuscita a migliorarsi – commenta il presidente Mauro Lombardi – Mi preme sottolineare che tutto è andato bene grazie al grande lavoro svolto dal gruppo dirigente e dai collaboratori, che si sono confermati davvero efficienti. E un ringraziamento, ovviamente, alla sensibilità dei donatori».
Le restrizioni anti contagio hanno di fatto annullato tutte le iniziative in programma da parte del gruppo figlinese, attivo da 62 anni, ma i volontari non si sono persi d’animo mantenendo vivo il motore dell’associazione. «I nostri piani sono stati stravolti dall’emergenza, non abbiamo avuto la possibilità di realizzare gli eventi con cui di solito coinvolgiamo e sensibilizziamo la comunità – prosegue Lombardi – Ci siamo così armati di pazienza e attaccandoci letteralmente al telefono abbiamo chiamato i donatori, rassicurandoli sul fatto che andare al centro trasfusionale e continuare a donare il sangue è un’operazione assolutamente sicura. In questo modo abbiamo convinto in tanti a non farsi prendere da possibili timori e, data la situazione, riuscire a superare i numeri dell’anno precedente ci sembra un risultato eccellente».
I donatori non solo hanno continuato a fare la loro parte con il sangue, ma in diversi tra quelli guariti dal Covid-19 hanno voluto contribuire a contrastare la malattia donando il cosiddetto plasma iperimmune. Nel frattempo il gruppo ha continuato a mostrare la propria vicinanza alla comunità con dei piccoli, ma significativi gesti come fornire 40mila bustine di zucchero ai bar del territorio, regalare bustine di gel igienizzante e mascherine lavabili. «Purtroppo la situazione non ci permette di programmare a lungo termine, questo è quello che possiamo fare ora – conclude Lombardi – di certo non manca la volontà di metterci ancora più impegno».