Favorire il recupero di materia e di energia, per raggiungere un’economia realmente circolare. È questo l’obiettivo che Csai (Centro Servizi Ambiente Impianti) ha dichiarato di porsi presentando nella giornata di ieri il suo piano industriale. Una programmazione che prevede un investimento di 24 milioni di euro, con gli interventi che saranno attivati in maniera sinergica da tutte le società facenti parte del polo industriale (Csai, Crcm, Tb e Agricola Riofi) e che vengono raggruppate sotto il logo Valdarno Ambiente.
Tra gli investimenti previsti – che secondo le stime di Csai oltre a dei riflessi positivi sull’indotto produrranno anche un incremento diretto di circa il 30% dei posti di lavoro – ci sono la realizzazione di un impianto di selezione e valorizzazione del multimateriale da raccolta differenziata, oltre che il potenziamento della piattaforma per la carta e il cartone, recentemente acquisita. A tal proposito è intervenuto il sindaco di Terranuova Bracciolini, Sergio Chienni: “Le normative europee e nazionali auspicano l’attuazione di un’economia circolare e dispongono un approccio ben preciso teso alla prevenzione, al riutilizzo, al recupero di materia e di energia. Perché non restino solo parole servono impianti adeguati. Per questo gli investimenti previsti sono una risposta importante e rappresentano una evoluzione di Podere Rota in termini di sviluppo sostenibile”.
Proprio riguardo alla discarica, Csai ha richiesto alla Regione anche un suo ampliamento ridotto. “Se i conferimenti saranno pari a quelli effettuati negli ultimi anni, l’ampliamento richiesto si esaurirà in meno di 4 anni. AISA ha ottenuto l’autorizzazione ad agosto per realizzare l’adeguamento e l’ammodernamento del termovalorizzatore ad Arezzo, con un aumento della capacità e quindi di risposta alle esigenze della nostra Provincia. I lavori si concluderanno presumibilmente nel 2024 e prevedono un fermo impianto. Per questo fino a quella data Rota è necessaria per accogliere i rifiuti urbani della nostra Provincia, oltre a dar risposta alle aziende” spiega il primo cittadino che aggiunge come “poter smaltire i rifiuti all’interno dell’ATO determina un notevole risparmio per tutti, doverli portar fuori comporterebbe un forte aumento delle tariffe per i cittadini”.