Hanno presa il via i lavori al capannone di via Poggilupi confiscato alla criminalità organizzata ed assegnato al Comune di Terranuova. Gli interventi, che andranno avanti per circa sei mesi, prevedono una spesa complessiva di quadro economico pari a 450mila euro, interamente finanziati con risorse della Regione Toscana, a fronte di un finanziamento totale di 710mila euro che include anche il recupero della villetta alle Ville, sottratta alla famiglia Priolo.
Il fabbricato fa parte di un agglomerato di capannoni edificati negli anni ’60, ed è costituito in parte da struttura in cemento armato e in parte da struttura portante in acciaio. Il progetto di manutenzione straordinaria è funzionale e necessario per la futura fruizione dello stesso e prevede la suddivisione degli spazi interni al piano terra del capannone configurandolo in quattro zone principali. Le aree saranno così organizzate: un’autorimessa di 295 mq, due locali per l’archiviazione di pratiche rispettivamente di 170 mq e di 54 mq; un locale per il deposito e lo stoccaggio di attrezzature di 30 mq e alcuni servizi di completamento. Gli interventi prevedono anche la sistemazione degli spazi esterni in modo da renderli fruibili ai mezzi ed agli operatori che dovranno accedere all’area; sarà inoltre data una diversa configurazione ad alcune aperture dell’edificio così che tutte le sue parti al piano terra siano accessibili in modo indipendente dall’esterno.
La realizzazione degli interventi è interamente finanziata con risorse della Regione Toscana, rese disponibili in seguito alla partecipazione del Comune di Terranuova Bracciolini alla manifestazione di interesse relativa ai “Contributi agli enti locali per il recupero e la ristrutturazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata” e il successivo ottenimento dei finanziamenti. “Si tratta di un progetto – ha detto il sindaco, Sergio Chienni – che mira a creare uno spazio polivalente utile per la rimessa dei mezzi comunali e della Protezione Civile, per il deposito di strumentazione comunale e per accogliere l’archivio degli uffici tecnici del Comune. Ancora una volta rivolgo un sincero ringraziamento alla Regione Toscana per aver interamente finanziato il recupero della struttura e all’associazione Libera per esserci stata sempre accanto in modo puntuale e stimolante. Con questi importanti interventi riconsegniamo alla comunità due beni sottratti alla criminalità organizzata e che saranno utilizzati a beneficio della collettività. Peraltro, l’intervento ci consente anche di riqualificare un immobile che versava in uno stato di abbandono, ripristinando così il decoro dell’intera area in cui insiste”.