Sulla recente riorganizzazione post pandemia dell’ospedale Serristori di Figline intervengono i rappresentanti di Azione per Figline Incisa, il responsabile territoriale del partito Giuseppe Mazzara, il capogruppo consiliare Umberto Ciucchi e il consigliere comunale Fabio Gabrielli.
“La recente presa di posizione dell’Assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, per presentare la proposta di riorganizzazione dell’Ospedale Serristori, lascia presagire che il processo partecipativo per definire la sottoscrizione di un’intesa fra Regione, ASL e Comuni del Valdarno Fiorentino è stato avviato e che, per il Serristori, si avvicinano “i giorni della verita”, si legge nella nota diffusa dove si rimarcano le parole utilizzate dall’assessore Bezzini che ha definito il presidio figlinese “fondamentale nell’emergenza sanitaria che ha consentito di supportare tutto il sistema ospedaliero fiorentino” e come “il suo rilancio sia essenziale per la zona sud-est della Toscana”.
“Tali affermazioni – sottolineano Mazzara, Ciucchi e Gabrielli – indurrebbero a ritenere che si abbia l’intendimento politico di invertire una tendenza che ha visto, particolarmente negli ultimi sei-sette anni, il costante depotenziamento del Serristori, ma tutto ciò potrà essere appurato solo quando saranno esplicitate e chiarite, alla luce del sole, le sue reali funzioni ospedaliere ed è su queste che ci permettiamo di avanzare le nostre osservazioni:
1) se è vero, e non abbiamo motivo per dubitarne, che i reparti di Medicina e Chirurgia, rispettivamente con 30 e 15 posti letto disporranno della presenza di un medico di guardia anche per le ore notturne in entrambi i reparti, essi dovranno necessariamente, essere supportati da almeno 3/4 posti letto di “Osservazione breve di Terapia Sub-intensiva da collocarsi nell’area della Sale Operatorie o nell’adiacenze del Pronto Soccorso;
2) considerando come in orario notturno sarebbe già assicurata la presenza di un Medico, di un Chirurgo e di un Anestesista ne conseguirebbe che, con la sola aggiunta di un Medico di Pronto Soccorso si tornerebbe a restituire al Pronto Soccorso un livello di prestazioni e di risposte ai cittadini valdarnesi nelle 24 ore che non siano solo ascrivibili ad accessi di Primo Soccorso, così come si evince dalle parole dell’assessore Bezzini;
3) con i reparti di Medicina e Chirurgia funzionanti a “pieno regime”, con i letti di Sub-intensiva e conseguentemente con un Pronto Soccorso H24, gli orari di Radiologia dovrebbero essere adeguati ad una organizzazione H24″.
“Azione Per Figline Incisa – proseguono Mazzara, Ciucchi e Gabrielli – ritiene che si debba affrontare la discussione e il confronto sul futuro del Serristori non solo sul piano tecnico sanitario, ma anche su quello politico. Per questo ordine di ragioni: se i reparti di Medicina e Chirurgia del Serristori serviranno per curare solo le piccole patologie vorrà dire che pressappoco, ci troviamo di fronte alla stessa “fuffa” propinataci in questi ultimi anni e allora, dei medici di notte non vi sarebbe probabilmente, alcuna necessità. Oppure, se veramente la Regione e l’Asl vogliono davvero (come asseriscono), reparti e sale operatorie efficienti ed operanti a pieno regime, allora, non si può prescindere dalla dotazione di letti di Sub-intensiva che, con l’aggiunta di un Medico consentirebbero al Pronto Soccorso l’estensione di una apertura H24 e il ripristino di funzioni essenziali per gli accessi di media-bassa intensità di cura”.
È proprio una riapertura a pieno regime del pronto soccorso quella che secondo Mazzara, Ciucchi e Gabrielli deve essere richiesta con forza a Regione ed Asl per riportare l’Ospedale del Valdarno fiorentino “al livello delle prestazioni congrue a soddisfare i bisogni dei cittadini. Il nostro territorio ha bisogno di un Ospedale con un Pronto Soccorso di 1° livello e non di un Primo Soccorso”.