La corte sportiva di appello nazionale ha accolto il reclamo del Grosseto, sanzionando la Sangiovannese con la perdita della gara con il punteggio di 0-3. Viene dunque ribaltato il pronunciamento del giudice sportivo, che aveva considerato regolare lo svolgimento della partita tra Sangio e Grosseto, quella del cosiddetto “porte-gate”, risalente al 19 marzo scorso.
Al centro della diatriba l’altezza delle porte di gioco dello stadio ‘Fedini’, misurate dall’arbitro e risultate più basse di circa una decina di centimetri. Per evitare il rinvio della gara o la sconfitta a tavolino, i padroni di casa si adoperano per far rientrare lo specchio della porta nelle giuste giuste, scavando lungo la linea del gol in modo così da recuperare quei centimetri mancanti per riportare la traversa alla giusta altezza di 2,44 dal terreno.
Il direttore di gara, dopo un confronto con i capitani delle due squadre, ha dato il via libera allo svolgimento del match terminato con il punteggio di 1-1. Il Grosseto, ritenendo che la società ospitante non avesse risolto in maniera adeguata la criticità, ha così presentato ricorso al giudice sportivo, poi respinto. Il reclamo invece è stato accolto dalla corte sportiva di appello nazionale e poco fa ecco comunicato l’esito che assegna la vittoria a tavolino ai maremmani.