La rimodulazione del Pnrr diventa tema di un botta e risposta politico a Figline e Incisa tra il sindaco Giulia Mugnai e gli esponenti di Fratelli d’Italia.
Il primo cittadino replica così al recente intervento di Venturi, Arcamone e Trambusti (FdI) che avevano definito la preoccupazione del sindaco Mugnai riguardo il definanziamento delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attuato dal Governo come “una scusa del PD e della sua giunta per il loro fallimento politico”.
“Questa ricostruzione, oltre che fantasiosa, è davvero lontana dalla realtà e mi pare un tentativo da parte di Fratelli d’Italia di fare una difesa strenua del Governo, quando addirittura anche le Amministrazioni comunali di centrodestra stanno pubblicamente dichiarando, con sconcerto e imbarazzo in Toscana e in tutta Italia, che è il Governo a tagliare fondi essenziali per i Comuni – commenta Giulia Mugnai – Tra l’altro, di fatto, venendo meno agli impegni assunti formalmente con gli enti comunali e sovracomunali, perché questi fondi sono stati già assegnati e già spesi e adesso verrebbero tolti d’ufficio, in maniera assolutamente incredibile e inaccettabile. Il tutto senza nemmeno comunicazioni ufficiali e formali, cosa indispensabile affinché i Comuni ne possano, a livello amministrativo e per rispettare le norme a tema finanza pubblica, prendere atto”.
Il sindaco di Figline e Incisa prosegue confutando quella che definisce “la difesa d’ufficio” di Fratelli d’Italia, basata sul presupposto che questa rimodulazione del Pnrr è dovuta al fatto che il nostro Comune, ma in generale tutti i Comuni d’Italia, non sono in grado di rispettare le scadenze di fine lavori fissati al 2026. “Una difesa parecchio debole e fantasiosa, dal momento che tutte le nostre opere stanno procedendo nei tempi, stringenti, dettati dal PNRR – sottolinea Mugnai – Ricordo, infatti, che:
i lavori alla scuola Leonardo Da Vinci sono in corso di esecuzione e i ragazzi torneranno in classe, in via Garibaldi, già ad inizio 2024. Quelli alle Lambruschini sono in partenza tra fine agosto e inizio settembre, e il contratto con la ditta Edilcostruzioni è stato già firmato a giugno e quelli della nuova piscina sono stati affidati al Consorzio Integra la scorsa settimana”.
“Si tratta di avere la memoria corta e di voler mistificare la realtà – aggiunge il sindaco di Figline Incisa – I rappresentanti di Fratelli d’Italia hanno tutti i dati in mano, condivisi in sede di Consiglio comunale e non solo, ed è quindi incredibile che ancora non li conoscano dopo tanto tempo e dopo tutte le volte che gli sono state fornite spiegazioni a riguardo, anche per iscritto”.
Mugnai nella sua replica risponde anche in merito alle risorse stanziate in favore del Comune dopo la fusione tra Figline e Incisa, altro tema toccato da Fratelli d’Italia. “Noi abbiamo più volte spiegato alla cittadinanza e risposto in Consiglio comunale, per l’appunto anche su esplicita richiesta di chiarimento da parte degli esponenti che siedono nell’assemblea di Figline e Incisa, che i fondi della fusione sono stati circa 20 milioni in dieci anni (con tranche annuali, ovviamente, e non 20 milioni insieme)”.
Di questi “almeno 12 sono stati usati per abbassare la pressione fiscale e, quindi, alleggerire le spese delle famiglie residenti sul territorio: ricordo, per esempio, il taglio di due punti dell’Irpef tutti gli anni, fino al 2021, che è costato 800 mila euro l’anno, l’abbassamento delle aliquote Imu ma, soprattutto, il sostegno ai servizi, che sono aumentati grazie ad una grande compartecipazione comunale ma senza gravare sulle famiglie, in termini di costi. Ne rappresentano un esempio i nidi, il pre e post scuola, l’accompagnamento sugli scuolabus, i progetti educativi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori. Servizi che, per il Comune, hanno naturalmente un costo, che supera i 4 milioni di euro in 10 anni”.
“Si fa presto, quindi, a ricostruire dove “sono finiti” i milioni provenienti dai contributi di fusione – spiega Mugnai – 10 sulla pressione fiscale e 4 sui servizi, mentre il resto abbiamo scelto, come Amministrazione comunale, di utilizzarlo per le cosiddette ‘spese di investimento’, vale a dire quelle cifre che spendiamo oggi ma che avranno delle ripercussioni anche sul futuro della città. Il nostro Comune, infatti, ha scelto di iscrivere alla voce ‘spese di investimento’ del nostro Bilancio interventi sull’edilizia scolastica (circa 11 milioni in otto anni), che includono sia interventi di manutenzione ordinaria che straordinaria, come quelli sulla sicurezza. Ne è un esempio proprio l’investimento (in corso d’opera) sulla scuola Leonardo da Vinci, per la quale oltre a 1,3 milioni di euro ottenuti dal PNRR abbiamo stanziato 2 milioni di risorse comunali”.
“Per non parlare poi della nuova piscina comunale, per la quale siamo stati uno dei soli sei comuni della Città metropolitana giudicati meritevoli di assegnazione di risorse (tramite Bando metropolitano). Si tratta di un progetto dal valore di 5,4 milioni di euro: una spesa complessiva che, è evidente, il nostro Comune (come tutti gli enti dello stesso tipo) non si è mai potuto permettere e che, da solo, avrebbe continuato a non potersi permettere nemmeno oggi senza finanziamenti esterni”.
“Per questo, mi pare davvero che da parte di Fratelli d’Italia ci sia una corsa alla difesa d’ufficio al Governo della sua colorazione politica. Comprendiamo l’imbarazzo dei suoi rappresentanti locali: cercano di arrampicarsi sugli specchi, dopo l’aspra critica proveniente da tutta Italia e dai sindaci di centrodestra, che stanno attaccando il loro governo per questa scelta agli occhi di tutti (tranne, a quanto pare, dei rappresentanti presenti sul nostro territorio) scellerata e priva di senso” conclude Giulia Mugnai.