Gli otto tondi di Giovanni da San Giovanni, in prestito da Le Gallerie degli Uffizi, resteranno nella città natale del pittore per altri 4 anni all’interno del Museo delle Terre Nuove. Si tratta di un deposito esterno a lungo termine che potrà essere ulteriormente rinnovato alla scadenza. La proposta era partita dallo stesso direttore Eike Schmidt che, dopo aver vistato la mostra “Bizzarro e Capriccioso umore. Giovanni da San Giovanni, pittore senza regola alla corte medicea”, era rimasto particolarmente colpito dall’allestimento e dalla valorizzazione delle opere nella stanza principale di Palazzo d’Arnolfo.
La richiesta si inquadra nell’ambito dell’iniziativa “Uffizi Diffusi”, promossa da Le Gallerie degli Uffizi e persegue il duplice obiettivo di esaltare la dimensione territoriale che connota il museo delle Terre Nuove – incentrato sulla nascita e sullo sviluppo delle Terre Nuove fiorentine, italiane ed europee – e di arricchire la narrazione con rilevanti testimonianze artistiche, date dalla presenza di opere di Giovanni Mannozzi (1592-1636). Passato alla storia come Giovanni da San Giovanni, il pittore emerge dal panorama del primo Seicento per il suo originale gusto neo-manieristico, per le sue pennellate sintetiche, per la freschezza dei suoi colori e per il suo particolare estro, tanto da portare Roberto Longhi a parlare di pittura proto-impressionistica. Tutto questo si manifesta in misura evidente nelle opere della mostra, che valorizzano in modo peculiare la dimensione innovativa e luminosa della sua pittura.
Gli otto tondi oggetto dell’accordo, ognuno del diametro di 62 centimetri, sono stati dipinti a fresco su stuoia di giunchi per la Villa della Petraia intorno al 1634 e sono esposti per la prima volta in serie nella mostra promossa e organizzata dal Comune di San Giovanni Valdarno e inserita nel progetto “Terre degli Uffizi” ideato e realizzato da Le Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze all’interno delle rispettive iniziative Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. Larga parte di queste opere attinge all’iconografia del mito, assai amata dal pittore e da lui interpretata con arguzia e modernità. È il caso, per esempio, del tondo raffigurante Aurora e Titone, in cui la dea, rosea e spensierata, osserva sorridente il sonno del marito anziano, consumato dalla stanchezza e dalla vecchiaia; o quello del tondo di Bacco e Arianna, assunto a icona della mostra, dove l’artista sottolinea il colto riferimento alla corona donata alla fanciulla da Venere e trasformata poi in costellazione. Caratterizzato da particolare dinamismo e privo di accenti drammatici, il tondo Pan vinto da Cupido che immortala il momento in cui il satiro è atterrato dall’energico putto sullo sfondo di un paesaggio di rigoglioso vigore. Nell’opera Il giudizio di Paride, l’aspra contesa tra le dee – Giunone, Venere e Minerva – per ottenere da Paride il famoso pomo è addolcita in un limpido idillio campestre, una scena che, privata di ogni tensione narrativa, si orchestra attraverso il perfetto bilanciamento compositivo tra figure e paesaggio. Ciascuna storia, pur permeata di pathos, è presentata dal pittore in forma mite, quasi soave, sublimando ogni dialettica e difficoltà in nome di uno sguardo disteso, contemplativo, confacente allo spirito della committenza medicea.
“È una grande soddisfazione per noi la sottoscrizione della convenzione con le Gallerie degli Uffizi per il deposito temporaneo dei tondi di Giovanni da San Giovanni”, ha dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno. “Questo consentirà alle opere del nostro illustre concittadino di rimanere nell’allestimento espositivo del Museo delle Terre Nuove per quattro anni valorizzando il nostro museo e favorendo la conoscenza di questi capolavori in maniera diffusa, nella terra natale dell’artista secentesco. Per noi è questo un obiettivo di mandato elettorale fondamentale che siamo riusciti a raggiungere: al nostro insediamento il Museo delle Terre Nuove era una struttura che narrava in maniera storica la nascita e l’evoluzione del fenomeno delle Terre Nuove Fiorentine e di San Giovanni Valdarno, non riuscendo a dispiegare in maniera compiuta la propria vocazione espositiva. Grazie al lavoro e agli investimenti fatti in questi quattro anni e mezzo, al credito di fiducia de Le Gallerie degli Uffizi, oggi il Museo delle Terre Nuove fa parte, a pieno titolo ed in modo strutturale, dei musei della Toscana; è una sede espositiva a tutti gli effetti e lo sarà ancora di più con questo deposito, e di questo non possiamo che essere profondamente soddisfatti ed orgogliosi. Ringrazio il direttore degli Uffizi, Eike Schimdt, per l’ennesima opportunità che ha dato alla nostra cittadina sottoscrivendo questa convenzione che arricchisce San Giovanni ed i sangiovannesi”, ha concluso il primo cittadino.