Sarà intitolato a Carlo Minatti (1944-2018) il giardino Ardenza di Montegonzi, nel Comune di Cavriglia. Un gesto in ricordo dello scultore, conosciuto con il nome d’arte Cino, a cui tutta la comunità della frazione era particolarmente legata, un evento in programma questo pomeriggio alle ore 18 ed inserito nell’ambito delle Feste del Perdono cavrigliesi.
Oltre che con una targa con il suo nome, Cino verrà omaggiato con l’installazione di due sue opere nello stesso spazio, la “Ballerina” e il “Discobolo”, mentre una terza, intitolata il “Suonatore di violino”, verrà posizionata nella facciata della sede della Società Filarmonica. Il laboratorio dello scultore era qui, in un piccolo ambiente incastonato nelle mura medievali del borgo e da qui Cino è partito per raggiungere ogni continente esponendo a Milano, Ferrara e Venezia, dove ha vinto la medaglia d’oro per “La Zingara”. Ha partecipato a mostre internazionali in Canada e negli Usa. Sua è la scultura ubicata all’ingresso del paese a ricordo delle vittime della guerra. Sempre dall’estro di Cino è nata la scultura intitolata “Gemellaggio” donata alla città francese Le Chapelle Saint Mesmin, gemellata con il Comune di Cavriglia.
“Ci sono persone che lasciano un vuoto importante con la loro assenza – ha commentato il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni – Cino è decisamente uno di questi. Siamo stati abituati per molti anni a notarlo ogni volta che arrivavamo a Montegonzi, all’ingresso della frazione. Adesso quell’immagine fissata da Chris Butler non c’è più ma tutti lo ricordiamo con immenso piacere e questa dedica oltre che doverosa, è nata spontaneamente come omaggio ad uno dei simboli della comunità di Montegonzi e Cavriglia.”
“Carlo Minatti, per tutti noi Cino – ha detto il Vice Sindaco Filippo Boni con delega alla Cultura e alla Bellezza – Ha portato il nome di Montegonzi e di Cavriglia in tutto il mondo ed è un onore per la nostra Amministrazione Comunale ricordarlo con quest’intitolazione nel borgo in cui ha vissuto la sua esistenza e nel quale ha saputo creare le proprie opere, cogliendo esattamente lo spirito che alberga nella comunità intera. L’Arte è la più alta forma di Bellezza esistente, e l’eccellenza di Cino è stata quella di aver saputo rappresentare soggetti in immagini di semplice dolcezza unita a vivo vigore, dando vita a forme che assomigliano alle emozioni dell’essere umano”
Dopo l’intitolazione del giardino Ardenza, sempre a Montegonzi si svolgerà l’inaugurazione della mostra fotografica “L’arte della memoria con tanti volti di un paese” nella sala della Società Filarmonica.