I carabinieri della stazione di Montevarchi hanno individuato e denunciato tre ladri, autori nei giorni scorsi di due furti distinti effettuati proprio nel capoluogo valdarnese. Le indagini lampo condotte dai militari dell’Arma hanno consentito di risalire all’identità dei soggetti, che hanno sottratto una bicicletta e uno smartphone.
Procedendo con ordine, il primo episodio è accaduto nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Montevarchi. Grazie ad una attenta analisi delle immagini di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti a identificare il ladro che alcuni giorni fa aveva rubato una mountain bike – dal valore di alcune centinaia di euro – rompendo il lucchetto con cui era stata legata ad un palo della luce. In un primo momento i militari dell’Arma non sono riusciti a capire chi fosse il soggetto, con il volto ben coperto dalla mascherina chirurgica e da un voluminoso berretto invernale. Gli investigatori hanno così messo in atto un vero e proprio “pedinamento elettronico” attraverso i video delle telecamere sparse per le strade e i vicoli della città e, individuando un momento in cui il ladro si è abbassato la mascherina, probabilmente convinto di essere al sicuro, sono riusciti a scoprire chi fosse, un giovane pregiudicato ben noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato così denunciato in stato di libertà alla Procura di Arezzo per furto aggravato.
Il secondo episodio invece ha riguardato il furto di uno smartphone. Il cellulare è stato sottratto ad un professionista all’interno di uno studio nel centro di Montevarchi. Messi a conoscenza dei fatti, i carabinieri si sono subito messi al lavoro e grazie alle dichiarazioni di testimoni e alle immagini riprese dal circuito di videosorveglianza sin da subito il quadro della situazione è risultato estremamente chiaro: un uomo e una donna – giunti a piedi in prossimità dello studio, dopo un brevissimo sopralluogo, accertatisi che il personale dipendente fosse fuori per la pausa pranzo, si sono introdotti all’interno dell’immobile. Le telecamere hanno poi immortalato la coppia intenta a frugare nei cassetti di una scrivania da dove hanno poi sottratto il telefono del professionista. Anche in questo caso i due pregiudicati, poco più che 40enni, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per furto aggravato.