Saranno girate anche a San Giovanni e nel territorio valdarnese alcune scene de “La bambina che non sapeva odiare”, film incentrato sulla vera storia di Lidia Maksymowicz, sopravvissuta all’orrore di Auschwitz, il campo di concentramento dove il dottor Mengele effettuava i suoi folli esperimenti sui bambini ebrei. Ad annunciare l’arrivo delle riprese nella città valdarnese è l’Associazione Sandro Pertini di San Giovanni Valdarno, una collaborazione “che è stata resa possibile dai contatti che il Presidente Francesco Carbini ha mantenuto con il regista Giambattista Assanti, che si è mostrato disponibile e ha confermato che la nostra Associazione sarà presente alla presentazione ufficiale al Senato della Repubblica a Gennaio 2021 con la partecipazione straordinaria di Liliana Segre”.
Protagonista del film un cast d’eccezione: Eleonora Giorgi, Stefania Rocca, Massimo Dapporto, Daniela Fazzolari e Silvestro Gennaro che saranno gli interpreti principali del progetto promosso dall’associazione “La Memoria Viva”. Un’idea nata da un’intervista effettuata a Cracovia qualche anno fa proprio a Lidia Maksymowicz – oggi ottantenne che vive ancora nella città polacca – che nel gennaio del 1945 insieme agli altri prigionieri del campo fu liberata dai soldati sovietici e data in adozione a una famiglia polacca, pensando di aver perso la sua vera mamma ad Auschwitz.
Il titolo del film, la cui lavorazione è iniziata a marzo e proseguirà con il primo ciak per la fine di agosto, nasce proprio da una frase che Lidia ripete in ogni occasione: “se dovessi vivere pensando ad odio e vendetta farei un danno a me stessa e alla mia anima, e sarei io quella malata: l’odio ucciderebbe anche me”.