In occasione della Giornata delle Memoria, nell’intero territorio comunale di San Giovanni Valdarno saranno affissi manifesti con i toccanti e intensi versi di un giovane ebreo, Peter, morto nel ghetto di Terezin. “Ancora oggi si sentono parole di odio e incitamento alla violenza che non devono più essere tollerate. Abbiamo la responsabilità di tenere vivo il passato e vigilare con attenzione e consapevolezza – commenta il sindaco Valentina Vadi – Senza sottovalutare. Senza voltare lo sguardo altrove quando vediamo qualsiasi episodio di intolleranza o udiamo pronunciare parole che incitano la violenza. Decidiamo noi come dipingere il nostro futuro”.
“Quest’anno la situazione contingente di emergenza sanitaria legata alla pandemia non ci consente di organizzare iniziative di memoria e di testimonianza destinate agli studenti delle scuole e alla nostra comunità, come da tanti anni il Comune di San Giovanni promuove – prosegue il primo cittadino – tuttavia abbiamo diffuso nel territorio comunale dei manifesti in cui si commemora il 27 Gennaio e, con una breve ed intensa poesia, si ricorda il dolore silenzioso di tanti bambini testimoni e vittime della Shoah”.
Nei manifesti due fiori rossi, avvolti nel filo spinato e la poesia triste e commovente del piccolo Peter: “Su un acceso rosso tramonto, sotto gli ippocastani fioriti, sul piazzale giallo di sabbia, ieri i giorni sono tutti uguali, belli come gli alberi fioriti. È il mondo che sorride e io vorrei volare. Ma dove? Un filo spinato impedisce che qui dentro sboccino fiori. Non posso volare, non voglio morire”.