Era un vero e proprio professionista della truffa quello identificato e denunciato dai carabinieri della stazione di Castelfranco Piandiscò. Un malfattore esperto di “smishing”, cioè una tecnica di frode che prevede l’invio di sms contenenti dei link malevoli attraverso i quali si riesce ad appropriarsi delle credenziali del servizio di home banking della vittima designata.
Nel caso specifico la persona raggirata, una giovane originaria di Figline, ma di casa a Castelfranco Piandiscò, si è accorta che l’app per la gestione del servizio di home banking installata sul proprio smartphone non funzionava più. Nel giro di pochi minuti la ragazza ha ricevuto la telefonata di un individuo presentatosi come operatore del servizio clienti della banca, senza ovviamente esserlo sul serio. Sfruttando una parlantina convincente, il centralinista ha conquistato la fiducia della vittima convincendola di poter sistemare l’inconveniente tecnico con l’app, avvisandola inoltre che a stretto giro avrebbe ricevuto un messaggio di assistenza con tutte le indicazioni per risolvere il malfunzionamento.
Ecco quindi l’abbordaggio con la tecnica dello smishing: attraverso il link malevolo contenuto all’interno dell’sms il truffatore è riuscito ad entrare in possesso delle credenziali di accesso al servizio di home banking della giovane, predisponendo a proprio favore un bonifico di circa 1.000 euro. La donna, insospettitasi e resasi conto del raggiro, si è così rivolta ai carabinieri della stazione di Castelfranco Piandiscò che sono riusciti a ricostruire il circuito truffaldino. Dopo una serie di accertamenti bancari ed elettronici, gli investigatori hanno scoperto l’identità dell’uomo, un pregiudicato campano con alle spalle svariati precedenti specifici per questa modalità di truffa, deferendolo così in stato di libertà alla Procura di Arezzo.