In occasione del primo congresso comunale di Azione a Figline e Incisa Valdarno, tenutosi sabato 30 aprile, Umberto Ciucchi è stato eletto segretario del partito guidato a livello nazionale da Carlo Calenda. Il movimento, che richiama “ai valori del liberalismo socialista e rappresenta, unitamente al PD, la componente politica impegnata nel governo del Comune, con il Vice Sindaco Enrico Buoncompagni e l’assessore Arianna Martini”, vede accrescere la propria rappresentanza in consiglio comunale in quanto a Umberto Ciucchi – capogruppo – e Fabio Gabbrielli, da pochi giorni vede l’apporto anche di Matteo Nocentini, eletto nel PD e che, avendo in un primo momento aderito al gruppo indipendente, proprio nell’ultima seduta del consiglio comunale ha formalizzato il suo ingresso in Azione.
Il congresso ha poi formalizzato l’elezione del Direttivo Comunale composto appunto da Umberto Ciucchi, Giampaolo Mazzoni, Franco Berti, Simone Cellai, Annamaria Bianco, Matteo Nocentini, Anthony Argentieri, Ivan Stalio, Ruggero Turrini, Federico Margiacchi e Andrea Mangano. Nella sua relazione introduttiva, il segretario Ciucchi ha illustrato e ribadito quelle che sono le linee programmatiche di Azione, dall’impulso per opere e iniziative di carattere sociale e culturale, fino alle opere strategiche per il futuro di Figline e Incisa e il tema della sanità.
“Ci aspettano – precisa Ciucchi – tre prioritari obiettivi nel prossimo futuro: il completamento delle Lambruschini, progetto già finanziato, la nuova piscina comunale richiesta con i fondi del Pnrr, sulla quale, di fronte all’ insorgente polemica, con la costituzione di un comitato che contesta la scelta del sito ove realizzarla, è urgente e opportuno che la giunta comunale spieghi all’opinione pubblica le ragioni che hanno indotto a tale scelta e come una scelta diversa avrebbe comportato la rinuncia in partenza alla opportunità di finanziamento offerta dai bandi europei. Infine il nuovo ponte sull’Arno, sul quale siamo impegnati a farlo diventare un elemento centrale della programmazione regionale e della città metropolitana fiorentina”.
La parte conclusiva della relazione di Ciucchi è tutta incentrata sulla sanità territoriale e su quella che definisce “la madre di tutte le battaglie” e che rappresenta la vera sfida per tutte le forze politiche del territorio, ovvero l’ospedale Serristori. “Salutiamo con soddisfazione come un successo di questa amministrazione la realizzazione e l’apertura della casa della salute e dell’ospedale di comunità perché amplieranno la qualità delle prestazioni ed i servizi ai cittadini, ma quello che deve essere chiaro e che questo territorio non può prescindere dal ruolo del Serristori come ospedale di base con funzioni di pronto soccorso, così come era stato del resto previsto dalla delibera della giunta regionale n 886 delle 13 luglio 2020 – ha commentato Ciucchi – Per questo, prosegue, rispetto a ciò che è avvenuto negli ultimi mesi, al livello della politica regionale c’è bisogno di fare chiarezza, molta chiarezza”.
“Guardiamo i fatti – puntualizza Ciucchi – Il 18 febbraio di quest’anno il consiglio regionale della Toscana ha approvato, a larga maggioranza, una mozione con la quale si sollecita la giunta regionale a provvedere alla riapertura del pronto soccorso del Serristori. Il 28 febbraio, 10 giorni dopo la mozione del consiglio, la giunta regionale per tutta risposta, revoca la precedente delibera 886 del 2020 provvedendo ad una nuova programmazione ospedaliera in conformità agli standard previsti dal d.m. 70 del 2015, in virtù della quale il pronto soccorso del Serristori viene declassato a primo soccorso. Il 7 aprile il presidente della regione Eugenio Giani, in visita istituzionale al Serristori, insieme al direttore dell’asl Morello, afferma che il pronto soccorso verrà riaperto per i codici minori ad inizio estate in funzione h 12. Cinque giorni dopo, in una intervista alla Nazione, il direttore dell’asl Morello dichiara che il Serristori disporrà non di un pronto soccorso con medico dedicato, bensì di un punto di primo soccorso gestito dal 118”.
“A questo punto – aggiunge il neo segretario comunale di Azione – diciamo con molta forza che questo teatrino della politica sull’ospedale Serristori non è più sopportabile per nessuno e comunque, non è più sopportabile per noi. Questo deve essere chiaro! Ci aspettiamo per tanto, che le parole del presidente Giani vadano a formalizzarsi in atti amministrativi concreti da parte della giunta regionale, nella direzione di confermare gli impegni assunti: quelli cioè, di procedere alla riclassificazione del Serristori come ospedale di base, programmando intanto, la riapertura del pronto soccorso h 12 per codici minori entro l’inizio dell’estate. Il nostro gruppo politico ‘Per Figline e Incisa in Azione’ – conclude Ciucchi – fino a fine giugno, continuerà a battersi per il rispetto degli impegni presi verso la nostra amministrazione comunale e con quelle degli altri comuni del Valdarno fiorentino, dopo di che, qualora si proseguisse a smentirli o disattenderli non potremmo che avviarci, e anche il PD locale ne è consapevole a sviluppare conclusioni politiche conseguenti”.