È stato arrestato uno degli autori della rapina al Banco BPM di Figline, avvenuta lo scorso 11 settembre. Si tratta di un quarantenne catanese, pregiudicato, a carico del quale i Carabinieri della Compagnia di Figline Valdarno – in collaborazione con i colleghi di Gravina di Catania e di Giarre – hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip Silvia Romeo presso il Tribunale di Firenze.
Il soggetto è stato rintracciato e tratto in arresto nella propria abitazione a seguito di un’intensa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze (Sostituto Procuratore Alessandro Piscitelli) e condotta dai Carabinieri di Figline con l’ausilio dei colleghi della sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Firenze, una sinergia che ha permesso di raccogliere gravi, concordanti ed univoci indizi di reità a carico dell’indagato (per il reato di rapina pluriaggravata in concorso, pianificata il 9 e commessa il successivo 11 settembre 2019) in relazione alla sua partecipazione materiale alla rapina insieme ad altri due soggetti, verosimilmente corregionali.
Il soggetto è stato identificato nel rapinatore dal volto parzialmente travisato da un paio di occhiali che, insieme ai due complici, aveva trattenuto per circa un’ora all’interno dello studio di credito confinandoli nel locale anti bagno sia le dipendenti che i clienti già presenti, oltre a quelli che sono entrati successivamente (in totale 16 persone tra cui 2 minorenni), obbligando nel frattempo la cassiera ad aprire sia le casseforti che il bancomat, sottraendo la somma di circa 153mila euro. Grazie ai rilievi della Scientifica, i militari hanno immediatamente identificato il 40enne che aveva lasciato le proprie impronte digitali sia sulla porta del bagno che sulla busta dove erano stati sistemati i soldi presenti nella cassaforte. Tale evidenza ha permesso di procedere poi, attesi i precedenti penali dell’indagato (anche per rapina in banca), anche al suo riconoscimento fotografico da parte delle vittime.
I Carabinieri di Figline Valdarno, mentre i colleghi di Gravina di Catania traducevano l’arrestato presso il carcere catanese di “Piazza Lanza”, hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione di uno dei correi ove hanno sequestrato, tra l’altro, la somma contante di € 6.500, ritenuta provento delle illecite attività oggetto di indagine, e 23 grammi circa di hashish.