Fermati in autostrada e trovati in possesso di due chili di hashish. Protagonisti dell’episodio sono due trentenni originari dell’Albania, ma da anni residenti a Savona, arrestati dalla Polizia di Stato di Arezzo. I fatti risalgono allo scorso fine settimana, quando intorno alle 16:30 di sabato una pattuglia della sottosezione di Battifolle ha fermato per un controllo lungo la carreggiata nord della A1 un’auto con targa italiana e con a bordo i due giovani.
Non avendo saputo fornire delle convincenti spiegazioni riguardo ai motivi del loro viaggio, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione personale, estesa poi al veicolo. A prima vista tutto sembrava regolare, con i due giovani incensurati e la macchina “pulita”, ma approfondendo le verifiche sotto alla moquette del sedile del passeggero anteriore gli agenti aretini hanno individuato un capiente sottofondo dove erano stati nascosti due panetti incellophanati contenenti due chili di hashish, per un valore complessivo di oltre 50mila euro sul mercato dello spaccio.
I trentenni sono stati così arrestati e condotti presso il carcere di San Benedetto. Durante le fasi dell’arresto i due hanno dichiarato di non essere entrati al casello di Arezzo della A1, ma a quello di Valdarno perché avevano notato la presenza di tanta polizia (dovuta alla partita di calcio in corso allo stadio comunale tra Arezzo e Fiorentina) e temevano un controllo: un’accortezza servita a poco in quanto appena entrati in autostrada sono stati fermati.