Un piano semplice, per una truffa che ha fruttato oltre 30mila euro. Fingevano di fare il pieno di carburante al tir per poi in realtà spartirsi i soldi della differenza. Protagonisti della vicenda sono un camionista di Catania e due benzinai valdarnesi (43enne di Figline e un 53enne di Piandiscò) che avevano ideato tale sistema per ingannare il titolare di una ditta di trasporti, di cui l’autotrasportatore era dipendente.
Tutto è nato proprio dalla denuncia dell’imprenditore di Acireale (Catania), che con la sua flotta di 10 tir ogni giorno trasporta materiale in tutta Italia e in Francia. L’uomo ha notato tra gli autisti che, a parità di chilometri percorsi, un suo dipendente chiedeva più soldi rispetto agli altri per il rifornimento carburante. Insospettito, dopo aver constatato un ammanco di oltre 30mila euro, l’imprenditore ha denunciato tutto alla Polizia Stradale di Catania, indicando alcune aree di servizio in Toscana dove avveniva abitualmente il rifornimento di gasolio.
A quel punto sono scesi in campo gli investigatori della Squadra di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale Toscana che, armati di telecamere e binocoli, si sono appostati presso alcuni distributori dell’autostrada A1 riuscendo a sorprendere i tre truffatori. Il camionista si faceva addebitare 650 euro di rifornimento, mai erogato, sulla carta di credito del suo datore di lavoro; poi riceveva 480 euro in contanti dai benzinai, mentre questi ultimi a fine giornata si mettevano in tasca la differenza dai conti di 170 euro. I tre sono stati così denunciati per truffa e appropriazione indebita.