Si sono conclusi i lavori di bonifica dell’amianto all’ex Teatro Impero di Montevarchi. Gli interventi, iniziati lo scorso 24 febbraio prima del lockdown e portati avanti in questi mesi, hanno riguardato il tetto della struttura dove è stata realizzata una nuova copertura. “Un obiettivo che rappresenta un evento storico per la città – ha commentato il sindaco Silvia Chiassai Martini – Questa Amministrazione comunale è stata capace di raggiungere il risultato dopo decenni di incuria, di promesse non mantenute, di recuperi faraonici mai realizzati, che avevano reso l’immobile fatiscente, con il pericolo di crolli strutturali e il rischio per la salute pubblica. Un impegno che avevo preso con la cittadinanza già in campagna elettorale e che ho mantenuto una volta diventata sindaco”.
Una procedura lunga e complessa l’ha definita il primo cittadino, che ha visto un ingente sforzo da parte dell’Amministrazione che ha stanziato dal bilancio 355mila euro per mettere in sicurezza un edificio privato e il gran lavoro degli uffici comunali che hanno seguito i lavori in accordo con gli enti competenti in materia di vigilanza sanitaria e ambientale. “L’immobile era in una condizione di grande degrado, con porzioni di muratura crollata e la presenza numerosa di volatili per la quale si è resa necessaria una disinfestazione preliminare richiesta dalla Ausl – prosegue Chiassai Martini – Il secondo step è stato l’incapsulamento esterno delle lastre di copertura del tetto, realizzato da un’impresa specializzata, per evitare il rischio di areodispersione, sebbene i controlli effettuati precedentemente avessero sempre avuto un esito negativo riguardo alla presenza di fibre di amianto nell’aria”.
Successivamente è stato aperto il cantiere per i lavori di bonifica e la rimozione delle lastre in cemento-amianto, con la sostituzione della struttura in legno della copertura, la ricostruzione della muratura crollata e infine la realizzazione di una nuova copertura provvisoria con pannelli prefabbricati in lamiera. “Sono orgogliosa, ancora una volta abbiamo tagliato con i fatti un traguardo importante per migliorare la città andando a sanare una ferita aperta che andava ad incidere, oltre che sulla salute e sulla sicurezza, anche sull’aspetto emotivo dei ricordi e dei luoghi considerati un ‘simbolo’ della comunità montevarchina” conclude il primo cittadino.